Brasile: in un anno bruciata una superficie più grande dell’Italia

In queste settimane i nostri occhi sono tutti puntati sugli incendi californiani. C’è però un altro Paese che continua a bruciare ormai da anni, mettendo sempre più in pericolo il polmone verde del Pianeta: il Brasile.

Nel 2024 sono andati in fumo più di 308mila chilometri quadrati, una superficie più grande di quella dell’Italia. Un aumento del 79% rispetto al 2023.

A condividere i dati è MapBiomas, piattaforma di monitoraggio ambientale che unisce il lavoro di ong ambientaliste, università e aziende tecnologiche. Da quando queste informazioni vengono raccolte, dal 2019, in Brasile non era mai stata distrutta una superficie così grande a causa degli incendi. Parliamo di 140.328 roghi solo nel 2024.

Il 58% della superficie bruciata si trova proprio in Amazzonia e l’anno scorso per la prima volta i roghi hanno distrutto più ettari di foresta che di prateria, sempre secondo MapBiomas. Una delle cause è sicuramente la grave siccità che ha colpito il territorio brasiliano negli ultimi due anni, anche se dietro la distruzione c’è soprattutto la mano dell’uomo. Gli incendi sono infatti appiccati principalmente in modo doloso, per ampliare i terreni usati per allevamenti e agricoltura.

Una problematica che dovrà affrontare Lula. Il presidente ha posto tra i principali obiettivi del suo governo proprio la tutela della foresta amazzonica, introducendo già diverse misure. Eppure non sembra bastare.