Non era mai successo il primo giorno di negoziati: i governi hanno raggiunto un accordo e dato il via libera al fondo per gli indennizzi ai Paesi più vulnerabili che subiscono danni a causa del riscaldamento globale
di Redazione E-Planet© Getty
Il timore era che anche questa fosse una conferenza inutile. Invece la Cop28 di Dubai ha sorpreso tutti, portando durante il primo giorno di negoziati all’approvazione di un accordo storico: rendere operativo il fondo 'Loss & damage' presso la Banca mondiale. Non era mai successo prima di ottenere un risultato simile in così poco tempo.
Ma cos’è il fondo? Si tratta degli indennizzi destinati ai Paesi più vulnerabili, per le perdite e i danni provocati proprio dalla crisi climatica. Un accordo preliminare sul fondo era già stato raggiunto l’anno scorso durante la Cop27 di Sharm el-Sheikhm ma ora arrivano di fatto le regole per metterlo in pratica.
I primi contributi dichiarati sono per circa 280 milioni di dollari. Un contribuito di 100 milioni arriverà proprio dai padroni di casa, gli Emirati Arabi Uniti. 100 saranno anche i milioni della Germania, 17,5 per gli Stati Uniti, 10 per il Giappone e 60 per la Gran Bretagna. Attesa per la scelta degli altri governi - come l’Italia - che dovrebbe arrivare tra oggi e domani.
© Getty
Certo, come ha dichiarato il gruppo americano Union of Concerned Scientists (Ucs), "sono attese promesse in miliardi non in milioni". Le esigenze si attestano sui 580 miliardi di dollari all’anno, a partire dal 2030. E restano comunque aperti altri interrogativi, come quello sulla gestione del fondo da parte della Banca Mondiale, nonostante l’opposizione proprio da parte dei Paesi in via di sviluppo.
Ma per queste nazioni si tratta in ogni caso di una nuova speranza. Una buona notizia che però non deve far perdere di vista l’obiettivo principale della conferenza: trovare accordi per fermare ciò che provoca quei danni, eliminare i combustibili fossili e proteggere il Pianeta prima che sia troppo tardi.