Il progetto, che si concentra sulle Alpi italiane nord-occidentali, vuole sensibilizzare sul tema dell’inquinamento alpino, di cui purtroppo non si parla abbastanza
di Ronny MengoAd oggi non esistono studi che definiscano la tipologia e la quantità di inquinamento da plastica sulle montagne. Un problema di norma associato al mare e alle città, molto meno ai monti. È qui che si inserisce il progetto CleanAlp, che oltre a sensibilizzare, prevenire e formare, si occupa della ricerca, documentando la plastica dispersa appunto in ambiente alpino.
Come ha raccontato Franco Borgogno, organizzatore del Geoevento CleanAlp: “In due anni, 2022 e 2023, abbiamo percorso più di 500 chilometri, in più di 50 escursioni, con oltre 26mila metri di dislivello, su tutte le Alpi italiane nord-occidentali. Abbiamo quindi pronta una raccolta di dati molto consistente sulla quantità e la tipologia precisa di rifiuti che si trovano in aree selvagge e ad alta quota. Questo contribuirà a costruire un’azione di prevenzione che in quei luoghi è anche relativamente semplice, perché in alta montagna troviamo soprattutto ciò che i frequentatori di quelle zone portano con sé e perdono o buttano o rilasciano in maniera inconsapevole nell’ambiente”.
Salvaguardare l’habitat alpino di bassa, media e alta quota. Uno degli ultimi ambienti parzialmente incontaminati dell’Europa meridionale. Prezioso dal punto di vista ecologico e culturale, economico e sanitario. Nel corso del progetto i partecipanti toccano con mano la quantità di rifiuti presente anche nei luoghi più selvaggi delle Alpi nord-occidentali, puntando alla prevenzione da parte dei professionisti della montagna e del turismo, ma anche dei giovani e degli appassionati di outdoor.
E proprio per sottolineare l’importanza del patrimonio paesaggistico del nostro Paese, si è tenuta pochi giorni fa la Settimana del Pianeta Terra, il festival nazionale diffuso delle geo-scienze. Come ha spiegato Silvio Seno, geologo e fra i creatori della Settimana del Pianeta Terra: “Il festival ha lo scopo di divulgare queste meraviglie e farle conoscere a un pubblico di tutte le età. Vorremmo inoltre migliorare la conoscenza e il rispetto dell’ambiente e anche dare una mano ai piccoli centri con un turismo sostenibile, di prossimità e svolto in sicurezza”.
Ogni cosa che puoi immaginare, la natura l’ha già creata, diceva qualcuno. Natura che va sempre più tutelata, anche attraverso progetti come CleanAlp.