Le perdite causate dagli eventi catastrofici ammontano a circa 123 miliardi di dollari, equivalente al 5% della ricchezza generata dagli agricoltori tra il 1991 e il 2021
di Dario Donato© Getty
Secondo l'ultimo rapporto della Fao (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura), eventi catastrofici come inondazioni, siccità, tempeste, insetti nocivi, crisi sanitarie e guerre hanno causato perdite per circa 3.800 miliardi di dollari nei raccolti e nella produzione di bestiame nell'arco degli ultimi 30 anni.
Questo si traduce in una media annua di circa 123 miliardi di dollari, equivalente al 5% della ricchezza generata dagli agricoltori tra il 1991 e il 2021. Queste perdite rappresentano inoltre il fabbisogno alimentare di circa 400 milioni di uomini o 500 milioni di donne ogni anno.
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L'aumento dei disastri, che sono passati da circa 100 all'anno negli anni '70 a 400 negli ultimi vent'anni, è principalmente attribuibile ai cambiamenti climatici, alle pandemie come il Covid, alle epidemie come la peste suina africana e ai conflitti armati, come indicato nel rapporto. Questi eventi hanno un impatto considerevole sull'agricoltura e sui sistemi alimentari, mettendo a rischio la produzione di cibo e l'equilibrio ambientale.
Il rapporto sottolinea che le perdite annue includono 69 milioni di tonnellate di cereali, 40 milioni di tonnellate di frutta e verdura e 16 milioni di tonnellate di carne, latticini e uova. Ciò rappresenta una sfida significativa per l'industria agricola, con il 23% delle perdite economiche dovute ai disastri naturali che la colpiscono direttamente.
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Inoltre, i paesi più poveri subiscono il maggior impatto in proporzione al loro reddito agricolo, con il Corno d'Africa che perde in media il 15% dei raccolti e del bestiame a causa della siccità. Il rapporto evidenzia anche che le donne sono più vulnerabili agli effetti dei disastri, principalmente a causa dei vincoli nell'accesso alle risorse necessarie per affrontare tali situazioni.
Per mitigare i rischi crescenti, la Fao sottolinea l'importanza di adottare pratiche agricole resilienti e di investire in sistemi di allarme tempestivi. Ad esempio, durante l'invasione delle locuste nel Corno d'Africa nel 2020 e nel 2021, l'implementazione di adeguate misure preventive ha evitato la perdita di miliardi di dollari di cereali e latte. Prevenire è meglio che curare, si diceva una volta, ed aiuta a coltivare.