ALIMENTAZIONE E SOSTENIBILITÀ

Combattere gli sprechi per il bene delle persone

In vista della Giornata mondiale dell’Alimentazione del 16 ottobre, siamo stati a Desenzano del Garda per scoprire l’esempio di aziende virtuose che ogni giorno contrastano gli sprechi con azioni concrete

14 Ott 2024 - 12:59
 © E-Planet

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Ogni giorno nel mondo vengono sprecati un miliardo di pasti. Ogni anno vanno perse un miliardo di tonnellate di cibo. La maggior parte degli sprechi avviene in casa, dove in media vengono buttati via 79 chili di cibo pro capite. Cifre spaventose, con conseguenze sociali pesantissime, considerando che sono circa 733 milioni le persone che soffrono la fame.

Dati che verranno analizzati il 16 ottobre in occasione della Giornata mondiale dell’Alimentazione, ma che aziende virtuose cercano di contrastare ogni giorno con azioni concrete, come quella che noi di E-Planet siamo andati a scoprire a Desenzano del Garda

Federica Ferrari, Executive Manager Corporate Communication di Cameo, ci ha spiegato cosa fa una realtà come Cameo a combattere lo spreco alimentare: “La filosofia del non sprecare è un tratto distintivo di Cameo, è da sempre nella sua cultura. Infatti, se ci pensiamo, il budino, uno dei prodotti che più ci rappresenta, nasce proprio per recuperare l’avanzo di latte. E così i nostri preparati per torte, i nostri preparati per dessert nascono proprio per avere ingredienti pre-dosati e di conseguenza non creare sprechi, oltre che naturalmente rendere facile la preparazione di un dolce. Quindi l’attenzione agli sprechi è sempre molto alta in azienda”.

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Una tradizione che guarda al futuro: “Ci siamo dati negli anni un obiettivo, che è quello di ridurre lo spreco all’interno dei nostri stabilimenti del 25% entro il 2025. Andiamo ad agire sulle linee produttive, cercando di garantirne la continuità, perché sono le interruzioni la causa principale degli sprechi. Laddove gli scarti non sono evitabili cerchiamo di recuperarli. Un esempio è il recupero delle basi delle pizze di forma e dimensioni non perfette che vengono rimpastate nei lotti successivi in modo che niente venga buttato”.  

Un impegno che coinvolge anche gli stessi consumatori, come ci ha racconta Federica Ferrari: “Forniamo loro consigli, idee, ricette, per cercare di ridurre gli sprechi anche nelle loro cucine. In particolare, cerchiamo di fare anche informazione. Per esempio, sulla lettura delle etichette, perché spesso quella indicata non è una vera e propria data di scadenza. Sappiamo che in Europa ben il 10% degli sprechi è dato dal fatto che molte persone buttano i prodotti con la dicitura ‘da consumarsi preferibilmente entro’ quando siamo oltre la data impressa sulla confezione. E questo non è assolutamente necessario, perché spesso i prodotti sono ancora buoni oltre quella data e non si tratta di una vera e propria data di scadenza”.  

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Una lotta concreta allo spreco alimentare e anche un aiuto a chi ha bisogno di cibo. Ha aggiunto Federica Ferrari: “Lo facciamo attraverso il nostro impegno con il territorio, con le comunità con cui operiamo, di cui siamo partner. E lo facciamo mettendoci in contatto con quelle organizzazioni che si occupano proprio di fare in modo che le eccedenze di un’azienda come la nostra arrivino a chi ne ha bisogno. Recentemente anche con Spesa Sospesa”.

Una realtà che mette insieme aziende, cittadini, enti non profit e persone in difficoltà economica, come ci ha raccontato Francesco Lasaponara, Fondazione Lab00 ETS e co-founder SpesaSospesa.org: “È un progetto di economia circolare nato nel 2020 per aiutare le persone in difficoltà attraverso la distribuzione di beni alimentari e non alimentari, beni di prima necessità. Funziona in modo molto semplice. C’è un’attività di raccolta fondi, quindi i cittadini privati e le aziende possono contribuire all’acquisto di prodotti. C’è un’attività di raccolta di beni a rischio spreco, eccedenza alimentari e non alimentari. C’è un’attività di distribuzione dei beni alle persone in difficoltà. E poi c’è un aspetto innovativo che è dato dall’utilizzo di una piattaforma blockchain che si chiama Regusto, che ci consente di monitorare le donazioni e gli acquisti per il recupero degli alimenti. Ad oggi abbiamo distribuito su tutto il territorio nazionale oltre 3 milioni di pasti, risparmiando circa 2100 tonnellate di CO2”.

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Impegno che ha ricevuto molti riconoscimenti: “Recentemente siamo stati insigniti dell’onorificenza di Cavaliere della Repubblica, io e il mio socio Davide Devenuto, partner del progetto da quando siamo nati”.

Una collaborazione, quella tra Cameo e Spesa Sospesa, che inizia da un cuore. Come ci ha detto Federica Ferrari: “A inizio ottobre abbiamo lanciato 'Trova il cuore di pizza', un concorso che premia coloro i quali riusciranno a trovare una delle dieci pizze a forma di cuore all’interno delle confezioni della nostra pizza Ristorante. Il cuore rappresenta quello che è il nostro contributo che vogliamo dare alle persone in difficoltà. Una cifra pari al montepremi del concorso verrà devoluta a Spesa Sospesa per distribuire beni di prima necessità attraverso l’erogazione di oltre 100mila pasti alle persone in difficoltà”.

Cameo e Spesa Sospesa insieme contro gli sprechi alimentari

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Un impegno di cui l’azienda è orgogliosa: “È un esempio di come si possa, insieme agli attori della filiera, fare sistema e raggiungere obiettivi importanti, anche lungo termine”.

Ha concluso Francesco Lasaponara: “Per noi sono importantissime le partnership, le collaborazioni con chi ci sta aiutando. È un progetto inclusivo perché mette insieme realtà appartenenti a settori verticali differenti ma che hanno uno stesso obiettivo sociale, che è quello di aiutare le persone”.

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