Fino al 1° novembre, a Cali, leader mondiali, scienziati e operatori del settore si confronteranno sul tema della diversità biologica e sugli obiettivi da raggiungere per tutelarla
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La natura torna protagonista del dibattito internazionale e lo fa a Cali, in Colombia, in occasione della Cop16 sulla biodiversità.
“Il Pianeta non può più permettersi perdite di tempo, concentriamoci sulle questioni oggetto dei negoziati e troviamo un accordo affinché questa sia la Cop dell’attuazione”. Queste le parole con cui Susana Muhamad, ministra dell’Ambiente della Colombia, ha dato il via al vertice Onu sulla diversità biologica, i cui lavori si svolgeranno dal 21 ottobre al 1° novembre.
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Circa 12.000 partecipanti, tra cui leader mondiali, scienziati e operatori del settore, si riuniranno e negozieranno accordi per tutelare il futuro degli ecosistemi e preservare le risorse naturali.
Nel corso delle giornate saranno valutati i progressi dei diversi Paesi nell’attuazione degli obiettivi del Quadro globale Kunming-Montreal, che comprendono il ripristino del 30% degli ecosistemi degradati e la trasformazione del 30% del Pianeta in aree protette, oltre alla riduzione dell’inquinamento e la promozione dell’uso sostenibile delle risorse naturali.
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Inoltre, uno dei temi che verranno toccati è quello delle risorse finanziarie utili per raggiungere questi obiettivi ambiziosi. Susana Muhamad ha infatti annunciato la creazione di un fondo che "apre la strada alla contribuzione del settore privato mondiale che beneficia delle risorse ambientali", per generare ricchezza. "Dobbiamo mantenere le promesse fatte, questa è la prima cosa, ma non solo in termini di garanzie nei finanziamenti", ha evidenziato la ministra ricordando che tra gli obiettivi fissati dalla Colombia c'è infatti quello di strappare ai Paesi ricchi l'impegno a stanziare i fondi - accordati in numerosi forum ambientali internazionali - in favore dei Paesi in via di sviluppo per il raggiungimento dei traguardi climatici.