Energia rinnovabile

Dalla Finlandia la prima “batteria a sabbia” ad uso commerciale

I ricercatori finlandesi hanno installato la prima batteria a sabbia completamente funzionante al mondo in grado di immagazzinare energia termica

di Redazione E-Planet
19 Lug 2022 - 14:13
 © Sito ufficiale

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La guerra in Ucraina continua a far emergere il problema legato alle forniture di gas ed elettricità verso tutta l’Europa. Così come molti altri Stati, anche la Finlandia dipende dalla Russia per la maggior parte del suo gas. Per cercare di alleviare le preoccupazioni energetiche in vista del prossimo inverno, nella città di Kankaanpää, nella parte occidentale del Paese, un team di giovani ingegneri ha completato la prima installazione commerciale di una batteria a base di sabbia che si spera possa risolvere il problema dello stoccaggio di energia proveniente dalle fonti rinnovabili in modo economico e a basso impatto ambientale. Il dispositivo è stato installato nella centrale di Vatajankoski che gestisce il sistema di teleriscaldamento dell’intera zona. L’elemento chiave del nuovo dispositivo sono le circa 100 tonnellate di sabbia da costruzione di bassa qualità accatastate all’interno di un grande serbatoio d’acciaio largo circa 4 metri e alto 7 metri. Azionato dal produttore di accumulatori termici Polar Night Energy e dall’utility elettrica Vatajankoski, il dispositivo viene “caricato” con il calore prodotto dalla rete elettrica a basso costo proveniente da due fonti rinnovabili, dall’energia eolica e da quella solare.

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Tramite un processo di riscaldamento resistivo alimentato dall’elettricità rinnovabile l’impianto è in grado di portare la sabbia presente nel silos fino a 500°C di temperatura. La sabbia è infatti un mezzo molto efficace per immagazzinare calore e conservarlo nel tempo. Secondo gli sviluppatori il dispositivo potrebbe mantenere la sabbia in temperatura per diversi mesi e con perdite di calore davvero minime. La batteria di sabbia di Vatajankoski può immagazzinare fino a 8 MWh di energia, con una potenza nominale di 100 kW. L’obiettivo dei ricercatori è di convertire l'elettricità in calore e immagazzinarlo per un uso successivo nel momento di necessità utilizzando un materiale economico e abbondante. Quindi, quando i prezzi dell'energia saranno più alti, la batteria scaricherà l'aria calda che riscalda l'acqua per il sistema di teleriscaldamento e verrà poi pompata per essere distribuita presso case, uffici e persino alla piscina locale. Il nuovo impianto non richiede una manutenzione particolare, a parte l’eliminazione di possibile sporcizia e umidità dal materiale, rendendo il tutto molto semplice ed economico. Altri gruppi di ricerca, come il National Renewable Energy Laboratory degli Stati Uniti, ora stanno attivamente considerando la sabbia come una valida forma di batteria per l’energia verde.

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