Il nuovo eco-trekking simile al Plogging cittadino che aiuta a ripulire l’ambiente circostante facendo sport
di Redazione E-Planet© Unsplash
Aiutare l’ambiente e allo stesso tempo fare sport, entrare in contatto con la natura e tenersi in forma. Questi i principi alla base del “plogging” l’attività sportiva inventata in Svezia da Erik Ahlström che combina il “plocka upp”, raccogliere in svedese, e il “jogging”. Raccogliere i rifiuti mentre si corre o si cammina tra le strade del proprio paese o nei parchi cittadini. Non più solo in città ma anche tra i sentieri in alta quota o lungo i percorsi immersi tra i boschi. Questa nuova tendenza si chiama “Eco-Hiking” o “Eco-Trekking” e unisce concretamente le attività sportive outdoor e il rispetto per la natura. Si tratta di un’ambiziosa iniziativa adatta a tutti che vuole sensibilizzare l’escursionista alla protezione dell’ambiente circostante e che permette ai turisti di aiutare a mantenerlo incontaminato dai rifiuti disseminati nel territorio, raccogliendoli lungo i vari percorsi per poi riportali a valle all’interno di spazi appositi.
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Questa particolare attività è stata ideata da “Inspire”, un’organizzazione no-profit di Roma fondata da tre giovani donne Alice Bartolelli, Alice Bellini e Veronica Gabriele, amiche e appassionate di arrampicata e trekking. L’associazione promuove la diffusione di uno stile di vita Zero Waste attraverso la raccolta dei rifiuti con uscite outdoor e l’educazione ambientale nelle scuole dove l’eco-partecipazione è la parola chiave. Un nuovo modo di fare trekking che oltre ai benefici sulla salute aiuta concretamente il territorio.