Crisi climatica

Copernicus e Omn: l'estate 2023 è la più calda mai registrata

Per l'Organizzazione meteorologica mondiale e l'osservatorio europeo Copernicus, l'agosto appena trascorso è stato il più rovente di sempre e il 2023 sarà forse l'anno più caldo della storia. Guterres (Onu): "Il collasso climatico è iniziato"  

06 Set 2023 - 17:05
08.00 CALDO E BOMBE D'ACQUA SRV © Da video

08.00 CALDO E BOMBE D'ACQUA SRV © Da video

Caldo record nell'estate 2023. Le temperature della stagione sono, infatti, le più elevate mai registrate nell'emisfero settentrionale, con una temperatura media globale di 16,77°C. Lo sostiene l'Organizzazione meteorologica mondiale (Omm) e l'osservatorio europeo Copernicus. Non solo: l'agosto appena trascorso è stato il più torrido a livello globale di tutti gli altri mesi, a eccezione solo di luglio. Il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha avvertito che il clima sta collassando, dopo che Copernicus ha dichiarato anche che il 2023 sarà probabilmente l'anno più caldo della storia.

Agosto 2023

Ad agosto le temperature hanno superato di 1,5 gradi le medie preindustriali. Gli oceani, che occupano più del 70% della superficie terrestre, hanno fatto registrare temperature di quasi 21 gradi. Si tratta della temperatura superficiale più calda mai rilevata. 

Ad agosto, Sono state registrate ondate di calore in diverse regioni dell'emisfero settentrionale, tra cui l'Europa meridionale, gli Stati Uniti meridionali e il Giappone. Temperature ben superiori alla media si sono rilevate in Australia, in diversi Paesi del Sud America e in gran parte dell'Antartide.

Perché fa così caldo?

 Per gli scienziati i record di temperature sono la conseguenza del riscaldamento globale dovuto all’attività dell'uomo e alla combustione di carbone, petrolio e gas naturale. C’è poi l'opera di un fenomeno naturale: El Nino che provoca il riscaldamento temporaneo di parti dell'Oceano pacifico con contraccolpi climatici in tutto il pianeta.

La novità

L'elemento di novità, secondo Carlo Buontempo, direttore del Servizio cambiamenti climatici di Copernicus, non sono tanto i nuovi picchi di caldo "ma la persistenza di queste condizioni da record. Gli impatti che queste hanno, sia sulle persone che sul pianeta, sono una chiara conseguenza del riscaldamento del sistema climatico".

Farà sempre più caldo

 "Continueremo ad assistere a nuovi record climatici e a eventi meteorologici estremi più intensi e frequenti che avranno un impatto sulla società e sugli ecosistemi, fino a quando non smetteremo di emettere gas serra", osserva Samantha Burgess, vicedirettore del Servizio cambiamenti Climatici di Copernicus. 

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