In montagna sui pedali per un turismo sostenibile e attento all’ambiente naturale
di Ronny Mengo© APT Val di Fassa
Il modello originario arriva dal Canada dove il mondo legato alla mountain bike è sempre stato protagonista già da più di vent’anni, tra sentieri dedicati, servizi e soprattutto molti adepti. Le aree per le bici “artigliate” in montagna spesso nascono sulle orme degli snow-park, come le strutture della Val di Fassa, nelle Dolomiti: 15 sentieri per oltre 40 chilometri di trail, più quasi 300 chilometri di itinerari riconosciuti dalla provincia.
I bike-park sono divisi in colori, un po’ come le piste da sci: dal blu, al rosso, al nero, fino al doppio nero che identifica i tratti utilizzati, ad esempio, per la Coppa del Mondo dell’Enduro, l’Enduro World Cup Val di Fassa Trentino, la categoria che riunisce a tutto tondo il mondo della bici.
Piste ciclabili e percorsi mountain bike per ogni grado di difficoltà e preparazione fisica, per un turismo sostenibile e attento all’ambiente, che negli ultimi anni si è sempre più radicato sulle montagne italiane, con un’attenzione per le realtà locali pari alla ricerca della serotonina prodotta dallo sport, ma anche di uscite a ritmi più lenti e rilassanti.
© APT Val di Fassa
“Nei primi anni era un turismo estremamente giovanile, ma negli ultimi cinque, sei, sette quasi dieci anni, con l’evoluzione della bici, è un tipo di turismo di tutte le fasce d’età e internazionale. Italiani, stranieri, tutti si sono avvicinati al mondo della bici. Ovviamente bisogna anche avere le giuste capacità ed essere in grado di poter affrontare i percorsi e quindi da qui è nata anche la necessità di avere i maestri e la scuola di mountain bike per insegnare a guidare la bici” spiega William Basilico, biker e trail builder.
Downhill con le bici attaccate agli impianti di risalita per poi godersi le discese tra boschi e prati, ma anche percorsi in mountain bike di difficoltà variabili, fino all’avvento delle e-bike che agevolano, facilitando i meno allenati, rivoluzionando, di fatto, questo mondo, con una fascia di utenza ampliata e quindi una maggior necessità di fare cultura sul mondo della bici.
“La vita è come andare in bicicletta, per mantenere l’equilibrio devi muoverti”, diceva qualcuno, ma senza scomodare Alberti Einstein, quest’estate tutti in bici, poiché ci sarà pur un motivo se chi pedala ha sempre il sorriso.