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Fenomeno che ciclicamente negli anni si è già verificato, ma ogni volta c'è apprensione per la sopravvivenza del chirocefalo marchesoni, un gamberetto preistorico che vive proprio in queste acque
Il grande caldo che da settimane sta attanagliando il centro Italia, ha "colpito" anche le alte quote dell'Appennino marchigiano. Il lago di Pilato, nel cuore del Parco nazionale dei Monti Sibillini, appartenente al territorio di Montemonaco (Ascoli Piceno), è completamente asciutto. Fenomeno che ciclicamente negli anni si è già verificato, ma ogni volta c'è apprensione per la sopravvivenza del chirocefalo marchesoni, un gamberetto preistorico che vive proprio in queste acque.
La testimonianza viva del prosciugamento del lago di Pilato arriva dalle foto e dai video realizzati da Sara Marcelli, del Cai di Ascoli Piceno, a oltre 2mila metri di quota: "Vedere il lago in queste condizioni - dice la scalatrice - fa tanta tristezza. Immagini che ho realizzato il 26 luglio quel giorno, nel punto in cui mi trovavo, c'erano almeno 25-26 gradi, questo vuol dire che nella zona del lago ce n'erano forse anche 30 di gradi".
Marcelli spiega, però, che il grande caldo influisce, "ma essendo un laghetto di origine glaciale, necessita soprattutto di tanta neve, cosa che lo scorso inverno non si è verificata".