I ricercatori dell’Università della British Columbia hanno sviluppato un processo di guarigione che può trasformare i vecchi pezzi di legno in un nuovo materiale super resistente chiamato "legno guarito"
di Redazione E-Planet© Pexels
Il legno rappresenta una risorsa rinnovabile, un materiale ecologico che potrebbe promuovere la circolarità in diversi settori, in particolare quelli associati all’edilizia e ai materiali da costruzione. Per cercare di massimizzare e ottimizzare l’uso i ricercatori dell’Università della British Columbia, in Canada, hanno lavorato a un particolare processo capace di trasformare il legno di basso valore, danneggiato e da smaltire, come ad esempio trucioli e segatura, in nuovi materiali strutturali leggeri e resistenti. Il processo scoperto dal ricercatore Orlando Rojas e dal suo team prevede la delignificazione, combinata con la parziale dissoluzione e rigenerazione, per dissolvere la lignina (ingrediente simile alla colla all’interno delle pareti delle cellule vegetali) dalle nanofibrille di cellulosa, che sono invece cellule vegetali.
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Il risultato è “l’healed wood”, ovvero “legno risanato” o “legno guarito”, un materiale piuttosto diverso dal legno naturale ma che presenta una resistenza meccanica che supera addirittura quella dell’acciaio inossidabile e delle leghe di titanio e anche del legno commerciale. Non solo il legno trattato in questo modo può essere utilizzato per realizzare nuovi oggetti, ma il processo di trattamento può essere eseguito più e più volte sullo stesso pezzo di legno per aumentarne ulteriormente la durata. Ora l’obiettivo della ricerca pubblicata sulla rivista Nature è di riuscire a verificare la fattibilità del metodo anche su larga scala, fornendo così un promettente percorso di valorizzazione e circolarità per il legno di basso valore.