Nel 2022 hanno permesso di risparmiare 700 tonnellate di CO2, ma secondo l’amministrazione parigina i monopattini creano anche troppi problemi di gestione e sicurezza: la decisione finale spetterà ai cittadini
di Dario Donato© unsplash
Il 3 aprile i parigini saranno chiamati a esprimersi su un referendum particolare: mantenere o rottamare i monopattini a noleggio che da anni sfrecciano per i boulevard della capitale francese, moltiplicandosi a dismisura, fino a sollevare problemi per l'incolumità dei pedoni, degli utilizzatori e problemi di gestione per le strade. Con molti mezzi abbandonati o parcheggiati nei modi più selvaggi. Il sindaco di Parigi si è già detto d'accordo alla loro abolizione ma vuole che siano i cittadini a decidere.
Nel 2018 gli operatori di monopattini a noleggio per le strade di Parigi erano oltre dieci. Oggi le concessioni sono state ridotte a tre e le compagnie presenti hanno evidenziato nel 2022 2 milioni di utenti unici e 700 tonnellate di CO2 risparmiate ai polmoni della città. Ma i problemi secondo l'amministrazione sotto la Tour Eiffel sono legati alle infrazioni, i semafori rossi, i mezzi con due persone a bordo, manovre spericolate e parcheggi creativi. A New York per motivi simili queste due ruote sono state vietate. A Barcellona viaggiano solo sulle ciclabili.
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In Italia secondo una ricerca del Policlinico di Milano sul 2021 erano circa 45.000 i monopattini disponibili a noleggio per le strade italiane e in quello stesso anno si sono registrati 18 milioni di noleggi e 41 milioni di chilometri percorsi con incrementi a tripla cifra sull'anno della pandemia. Sono purtroppo però aumentati anche gli incidenti. Oltre 2000 nel 2021 secondo ISTAT, quadruplicati sul 2020 e con 10 morti accertati.
Il dibattito pubblico a Parigi spinge per l'utilizzo di targhe e quindi la possibilità anche di identificare chi commette infrazioni. Ma il 3 aprile saranno i cittadini a decidere se continuare a sfrecciare nel nome della sostenibilità o se togliere definitivamente la batteria ai monopattini in sharing.