Una chiusura storica quella dell’ultima centrale elettrica a carbone, che segna l’inizio di un’era più green
di Redazione E-Planet© Getty
Il Paese della rivoluzione industriale dice addio al carbone. Il Regno Unito ha cessato definitivamente la produzione nell’ultima centrale, a Ratcliffe-on-Soar nel Nottinghamshire.
È il 1882 quando Thomas Edison inaugura a Londra la prima centrale elettrica a carbone del mondo, quella di Holborn Viaduct a Londra. Da quel momento il combustibile fossile è diventato uno dei simboli dell’economia britannica, contribuendo alla sua crescita fino agli anni Novanta. Dagli anni Ottanta aveva poi subito un calo drastico.
Come ha annunciato il proprietario della centrale, Uniper, il sito sarà ora sottoposto a un periodo di smantellamento di due anni a partire da ottobre.
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Una chiusura storica, non solo per l’importanza che il carbone ha avuto per il Regno Unito, ma anche perché si tratta del primo Paese del G7 a eliminare l'uso di questo combustibile fossile per la produzione di energia. Un passo importante nel percorso del governo britannico verso la transizione ecologica.
Come si legge nel comunicato del governo, la chiusura della centrale del Nottinghamshire non segna solo la fine di un’epoca, ma ne apre anche una nuova, che favorirà la creazione di nuovi posti di lavoro nel settore energetico.
Anche per i gruppi ambientalisti si tratta di un passo importante ma ora, come ha dichiarato un portavoce di Friends of the Earth, la priorità è abbandonare anche il gas e sviluppare più velocemente l'energia rinnovabile.