Più di 4.000 chilometri senza mai fermarsi: per la prima volta dei ricercatori hanno tracciato il viaggio di un gruppo di farfalle Vanessa cardui e scoperto il motivo dell’impresa
di Redazione E-Planet© Unsplash
L’oceano Atlantico racconta da secoli storie di grandi imprese e ancora una volta ci consegna un’avventura incredibile. Nessun esploratore o pirata, le protagoniste di questo viaggio sono, pensate un po’, delle piccole farfalle.
Un volo no-stop di circa 4.200 chilometri, dall’Africa occidentale al Sud America, compiuto in meno di otto giorni col vento a favore. Un vero e proprio record compiuto da alcuni esemplari della specie Vanessa cardui.
Questa storia inizia nell’ormai lontano 2013, quando l’entomologo Gerard Talavera si imbatté in una decina di farfalle con le ali danneggiate sulle coste della Guyana Francese. A sorprenderlo fu soprattutto il fatto che non avrebbero dovuto trovarsi lì. Questa specie, infatti, è solita volare per migliaia e migliaia di chilometri, ma le loro migrazioni avvengono tra l’Europa e l’Africa sub-sahariana. Eppure si trovavano in Sud America.
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Così è partito lo studio, durato dieci anni e portato avanti da un team internazionale di esperti guidato dall’Istituto botanico di Barcellona. Una ricerca della soluzione più difficile del previsto, perché su insetti così piccoli e leggeri non si possono applicare dispositivi di localizzazione. Gli studiosi, quindi, hanno optato per l’analisi della migrazione, con un approccio multidisciplinare.
È stato innanzitutto escluso che gli esemplari avessero un’origine nordamericana, osservando la diversità genetica delle farfalle. Poi, analizzando i dati meteorologici e le traiettorie dei venti, è stato individuato un corridoio che avrebbe potuto supportare il lungo viaggio. Come dei detective, i ricercatori hanno poi analizzato i pollini depositati sui corpi delle farfalle, identificando due specie di piante presenti solo nell’Africa tropicale e che fioriscono solo alla fine della stagione delle piogge.
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Insomma, tutti gli indizi raccolti in questi anni hanno portato a un’unica soluzione: le farfalle hanno attraversato l'Oceano Atlantico senza mai fermarsi, un’impresa mai tracciata prima.
Un viaggio che nel tempo potrebbe ripetersi sempre più spesso. I ricercatori hanno infatti sottolineato che il cambiamento climatico potrebbe favorire questi eventi di dispersione a lunga distanza, con implicazioni significative per la biodiversità e gli ecosistemi in tutto il mondo.
Una sfida in più per queste piccole avventuriere.