In Bassa Sassonia debuttano i rivoluzionari treni a idrogeno a emissioni zero. In Italia bisognerà aspettare il 2023
di Redazione E-Planet© sito ufficiale
Il futuro della mobilità ferroviaria è in Germania. In Bassa Sassonia, infatti, ha preso forma la prima tratta 100% a idrogeno. Quattordici nuovi treni Coradia iLint entro la fine dell'anno sostituiranno i quindici treni diesel sulla tratta tra Cuxhaven, Bremerhaven, Bremervörde e Buxtehude. Nell'immediato, secondo i media locali, a circolare sui 126 chilometri di tratta regionale saranno cinque treni a emissioni zero, che verranno riforniti quotidianamente, h24, dalla stazione di rifornimento d'idrogeno di Bremervörde della Linde. Lo stabilimento contiene 64 serbatoi ad alta pressione da 500 bar, per una capacità totale di 1.800 kg, sei compressori a idrogeno e due pompe del combustibile. Questi treni, a bassa rumorosità, emettono solo vapore acqueo e condensa con una autonomia di 1.000 chilometri, potendo operare tutto il giorno con un solo serbatoio d'idrogeno. Sulla rete tedesca questo treno viaggia a velocità comprese tra 80 e 120 km/h, potendo raggiungere una velocità massima di 140. L’azienda stima che utilizzando l’idrogeno come energia rinnovabile il convoglio potrà risparmiare 4.400 tonnellate di emissioni di CO2 in un anno. La cella combustibile installata sul tetto del convoglio permette di miscelare l’idrogeno con l’ossigeno presente nell’ambiente, generando così energia pulita.
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Per l’Italia bisognerà aspettare il 2023 quando in Valcamonica, lungo la linea non elettrificata Brescia-Iseo-Edolo, approderanno i primi sei treni Alstom alimentati a idrogeno che rimpiazzeranno gli attuali a diesel.