Alessandro Gassmann parla in un’intervista esclusiva dell’amore per il verde che lo ha accompagnato sin dall’infanzia
di Lorenzo CandottiLa vita di un grande uomo di cinema, l’impegno nella battaglia per salvare il pianeta, la testimonianza di come un mondo diverso sia ancora possibile. Alessandro Gassmann racconta e si racconta a cuore aperto. “Io e i #Green Heroes” è il nuovo libro di uno degli attori e registi italiani più amati dal pubblico.
Il suo rapporto personale con la natura, un qualcosa che ha ereditato dalla mamma, l’attrice Juliette Mayniel.
«Mia madre nacque in Francia in una famiglia di contadini. Poi diventò attrice, ma ha sempre continuato a mantenere intatta la sua origine “di campagna”, quella di una signora che compra una villa in campagna per lavorarci. Quindi io sono cresciuto in questo tipo di famiglia ed era inevitabile che l’amore e la conoscenza della natura fossero per me assolutamente normali e insiti sin da bambino».
Un incendio che ha distrutto i boschi dell’Argentario, dove Alessandro allora bambino trascorreva le sue giornate a contatto con la natura: questo è stato il primo campanello d’allarme che ha smosso la coscienza dell’attore.
«Nel 1975 ci fu un incendio che distrusse una parte interna del Monte Argentario e arrivò a lambire la nostra casa. Io vissi quell’incendio come un trauma, perché era come se avessi sempre vissuto in quel bosco. Fu una ferita profonda che mi fece capire quanto potesse essere fragile quella meraviglia e quanto necessitasse di cure e di attenzione».
Cura e attenzione verso il Pianeta, che Alessandro ha coltivato anche in adolescenza. La carriera da attore ha prevalso sugli studi di agraria, ma le tematiche ambientali non sono mai state dimenticate e la nascita del figlio Leo ha fatto esplodere il desiderio d'impegnarsi attivamente.
«Questa attenzione verso il futuro del Pianeta è tornata prepotentemente. Ho cominciato a pensare in avanti, non alla fine della mia vita, ma alla fine della vita di mio figlio, che sarà sicuramente molto più avanti della mia. E ho pensato a un pianeta che quando mio figlio avrà settant’anni sarà diverso da quello di oggi e se non facciamo niente sarà senza dubbio peggiore».
I Green Heroes sono realtà italiane, aziende che hanno deciso di ottenere successo nel rispetto dell’ambiente. Imprenditori verdi, innovativi e coraggiosi.
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«In questo libro, con l’aiuto del Kyoto Club di Roma, di Annalisa Corrado e di Roberto Bragalone, abbiamo trovato più di 100 realtà italiane che lavorano in un’economia eco-sostenibile con grandissimo successo. E questo significa che essere green oggi non soltanto fa bene al Pianeta ma è anche vantaggioso per chi lo fa, perché dà più possibilità di successo. Quindi è un libro positivo».
Il ricavato del libro per volere dell’attore sarà destinato alla realizzazione di frutteti solidali con il Kyoto Club.