Le aree coperte di vegetazione sulla superficie della Penisola Antartica sono aumentate di dieci volte negli ultimi 40 anni
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Per la prima volta parlare di vegetazione in aumento non è una cosa positiva. Già, perché il luogo in cui sta accadendo non dovrebbe essere verde, bensì ricoperto di neve e ghiaccio.
La superficie della Penisola Antartica, l'estremo settentrionale del continente ampiamente ricoperto dalla calotta glaciale, si sta riscaldando sempre più in fretta e le aree coperte di vegetazione sono aumentate di dieci volte negli ultimi 40 anni.
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A dirlo è uno studio dell'Università di Exeter nel Regno Unito e pubblicate su Nature Geoscience. Mettendo a confronto le immagini catturate dai satelliti a partire dagli anni Ottanta, il team ha osservato come l'area di copertura vegetale sia aumentata da meno di un chilometro quadrato nel 1986 a quasi 12 chilometri quadrati nel 2021.
Ovviamente si tratta di una zona ancora limitata e composta soprattutto da muschio, ma a far riflettere è la velocità con cui è cresciuta e con cui sembra aumentare.
Come ha commentato alla Cnn Thomas Roland, scienziato ambientale e autore dello studio: "I nostri risultati confermano che l'influenza del cambiamento climatico antropogenico non ha limiti nella sua portata. [...] "Anche nella Penisola Antartica, questa regione 'selvaggia' più estrema, remota e isolata, il paesaggio sta cambiando e questi effetti sono visibili dallo spazio".