LA SCOPERTA

La “casa” degli orsi polari

Al Polo Nord gli orsi polari vivono in una stazione meteorologica abbandonata

di Ronny Mengo
22 Feb 2022 - 11:45
 © Instagram

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Siamo nel mare di Chukchi, chiamato così per la popolazione che vive in queste aree remote tra la Siberia e l’Alaska. A 11 chilometri dalla costa si trova la piccola isola disabitata di Kolyuchin. Qui nel 1934 venne costruita una stazione metereologica russa, abbandonata poi nel 1992. La vecchia stazione e le ex abitazioni degli impiegati hanno ora dei nuovi e particolari inquilini, un gruppo di circa trenta orsi polari giunti qui su blocchi di ghiaccio che invece di galleggiare verso nord sono rimasti a riva. 

Le immagini di questa fiaba sono firmate dal fotografo naturalista russo Dmitry Kokh che ha utilizzato un drone silenziato per cercare d'infastidire il meno possibile i protagonisti di questa storia. Un avvistamento casuale. La spedizione aveva infatti come meta l’isola di Wrangel, poco distante da lì, conosciuta in tutto il mondo per essere l’isola degli orsi polari, ma a causa del maltempo il fotografo si è trovato costretto a cambiare rotta. 

Mai prima d’ora si erano visti orsi polari all’interno di edifici. Fotografarli è stata un’occasione unica” ha dichiarato Dmitry.

La natura che torna a riappropriarsi di ciò che l’uomo le aveva tolto. Uno scenario post-atomico che sembra un film. La curiosità ancestrale degli inconsapevoli attori alle prese con uno strano ospite volante non meglio specificato, un drone.

In realtà si tratta di una fiaba al contrario. Il sorriso che queste immagini fanno venire lasciano infatti spazio a una riflessione meno spensierata sugli orsi polari, spinti nelle case disabitate dalla disperata ricerca di cibo e circondati dalla totale assenza di neve.

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Quel che c’è è invece sporcizia, incuria e addirittura barili vuoti di petrolio abbandonati da trent’anni. Se non ci fossero i rifiuti e se non ci fossero le case, potrebbe sembrare una scena di secoli fa. Così sembra invece una proiezione nel futuro, quando tra i pochi esseri viventi sopravvissuti ai cambiamenti climatici non ci sarà più l’uomo.


 

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