Il 22 maggio si celebra la giornata che mira a tutelare la diversità biologica della Terra e l’equilibrio degli ecosistemi
di Redazione E-Planet© Unsplash
L’International Day for Biological Diversity, istituto dalle Nazioni Unite nel 2000 con Risoluzione 55/201 e proclamato per il 22 maggio, ha lo scopo di aumentare la comprensione e la consapevolezza dei problemi della biodiversità e di commemorare l’adozione del testo della Convention on Biological Diversity (CBD) adottata a Nairobi, Kenya, il 22 maggio 1992 e firmata a Rio de Janeiro il 5 giugno 1992. Con “biodiversità” si intende la diversità e la variabilità biologica di tutte le forme di vita presenti sulla Terra: piante, animali e microrganismi, e tutti i complessi ecosistemi che essi costituiscono.
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Un appuntamento che ricorda l’importanza di lottare per la salvaguardia nel nostro Pianeta. Come ha ricordato il WWF nell’ultimo report “Biodiversità Fragile, maneggiare con cura: Status, tendenze, minacce e soluzioni per un futuro nature-positive”, la crisi della biodiversità nel mondo e in Italia è preoccupante.
L’associazione del Panda ha messo in luce lo stato complessivo della biodiversità in Italia, evidenziando le minacce ma anche le migliori soluzioni che oggi abbiamo a disposizione per invertire il trend e aderire ad un percorso di restauro e conservazione della biodiversità che oggi il mondo e l’Europa ci chiedono.
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Gli stessi argomenti sposati dall’edizione 2023 della Giornata mondiale della Biodiversità 2023, che verte sul tema “Dall’accordo all’azione: ricostruire la biodiversità”. Un invito a incrementare i piani e le strategie in tutto il mondo per garantire la conservazione della diversità biologica. Un obiettivo che deve essere raggiunto impegnandosi in una rigenerazione delle aree più minacciate o già danneggiate.