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Le riserve idriche della Spagna attualmente sono a meno del 45% della loro capacità
di Redazione E-Planet© Getty
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La siccità continua a colpire. Se nel Nord Italia mai un inverno è stato così asciutto, in Spagna il trend non è di certo migliore. Dopo le suggestive immagini del villaggio fantasma di Aceredo, in Galizia, riemerso a causa della diga in secca, ora a far riflettere sul problema siccità sono le vedute aeree della Riserva Naturale Fuente de Piedra.
A circa 70 chilometri da Magala si trova la Laguna de Fuente de Piedra. La zona è una Riserva Naturale dove ogni anno intere colonie di fenicotteri giungono per riprodursi. Nell'ultimo mese dell'anno si sono accumulati solo 60 litri per metro quadrato grazie ai quali oggi si mantiene un sottile strato d'acqua che però non riesce a ricoprire tutti i 1.400 ettari della laguna.
"Le ultime piogge che hanno apportato un po' d'acqua sono avvenute a dicembre e l'unico contributo continuo che ha la zona è grazie all'impianto di Humilladero. Questo drenaggio è proprio ciò che contribuisce al fatto che la zona umida non si sia ancora completamente prosciugata", ha spiegato il responsabile della Riserva Naturale África Lupión.
Oggi il livello dell'acqua della laguna non è sufficiente ai fenicotteri per stabilirsi e completare il loro ciclo riproduttivo, infatti devono essere certi di avere una difesa d’acqua di almeno 30 centimetri di profondità che non renda accessibile la colonia ai predatori. La zona umida supera appena i sei centimetri d'acqua e la riproduzione di questi uccelli, l'attrazione principale della riserva, dipenderà quindi dall’abbondanza delle piogge primaverili.
“L'anno scorso c'erano 6.000 coppie di fenicotteri che hanno deposto le uova nell'ultima settimana di marzo, un decennio fa erano 25.000. Ma alla fine è stato tutto solo un tentativo, visto che hanno finito per abbandonare la laguna a causa delle alte temperature e delle scarse precipitazioni che hanno causato la rapida diminuzione della superficie dell'acqua nella zona” ha spiegato Lupión.
La siccità mostra uno scenario preoccupante non solo per i fenicotteri ma per l’intero ecosistema della zona umida. La mancanza di precipitazioni ha causato inoltre un notevole calo nel numero di visite alla Riserva Naturale. Secondo i dati registrati dal Centro visite José Antonio Valverde il 2021 è stato l'anno con il minor numero di utenti dagli anni '90. I visitatori vengono appositamente per vedere gli uccelli e, non a caso, nel periodo natalizio l’afflusso di turisti è cresciuto proprio grazie alle piogge di dicembre.