Il progetto italiano made in Friuli
di Redazione E-Planet© Sito ufficiale
Ottenere idrogeno verde partendo dal recupero dell’acqua piovana, stoccarlo e poi impiegarlo per produrre energia e carburante alternativo. Questo l’obiettivo virtuoso della start-up friulana Cts H2 con sede a Brugnera, in provincia di Pordenone. Il sistema utilizza l’acqua piovana per ricavare idrogeno, stoccarlo e poi ottenere dalla molecola più piccola e leggera esistente in natura energia elettrica, calore e anche un carburante alternativo per la mobilità sostenibile.
Una tecnologia che permette di superare il principale ostacolo che tutte le fonti energetiche rinnovabili devono fronteggiare, l’intermittenza, e senza utilizzare batterie che impiegano materiali rari e strategici come il litio, molto inquinante se non ben smaltito. I vantaggi del processo creato da Cts H2 sono quattro.
La partenza con l’acqua piovana consente, in un processo da economia circolare, di abbattere i costi e utilizzare una risorsa naturale altrimenti sprecata. L’acqua viene immagazzinata solo con pochi filtraggi per togliere alghe e qualche altra impurità, poi viene scissa per elettrolisi con energia rinnovabile e forma ossigeno e idrogeno. Ed ecco il secondo vantaggio: l’idrogeno puro e verde, così ottenuto, non ha bisogno di altri filtraggi. Poi, una volta prodotto dall’acqua piovana, l’idrogeno viene stoccato in serbatoi esterni, sicuri e senza utilizzare compressori energivori e metalli preziosi. Infine, quando serve, l’idrogeno viene ricombinato con l’ossigeno dell’aria in fuel cell e produce acqua, che si immette nuovamente nel sistema, con un’efficienza del 30%.
L’idrogeno ricavato dall’acqua piovana può avere diversi usi. È un vettore energetico alternativo a gas e petrolio, ideale per le comunità energetiche che puntano non solo all’auto-dipendenza energetica, e può essere utilizzato anche come carburante per biciclette, monopattini, scooter e piccoli furgoni.