Non stiamo dando i numeri, è solo Ronny Mengo che prova a giudicare le notizie top e flop della settimana. Le pagelle della sostenibilità
di Ronny Mengo© Unsplash
Pagelle in...sostenibili, eccoci qua. Partiamo, come ogni settimana, dai rimandati cronici.
4 alla COP29
Voto 4 ai piani alti della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che hanno le idee chiare sul nome del prossimo presidente.
Già sembrava una barzelletta il fatto che quello uscente, Al Jaber, fosse l’amministratore delegato della Compagnia petrolifera statale degli Emirati Arabi. Bene, per quello che guiderà la Cop29 di fine anno, si parla di Mukhtar Babayev, ex dirigente della Socar, società governativa dell’Azerbaijan, che indovinate cosa fa? Estrae combustibili fossili. Perfetto, come se il vostro dietologo fosse un pasticcere ossessionato dalla generosità.
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3 ALLE MICROPLASTICHE
Voto 3 alle microplastiche ritrovate nei ghiacciai dei Forni e del Miage, due dei più estesi dell’arco alpino, tra Lombardia e Valle d’Aosta. La pessima notizia arriva dal monitoraggio effettuato da Greenpeace Italia, secondo il quale i frammenti sono riconducibili a rifiuti abbandonati involontariamente o meno, al trasporto atmosferico e al riscaldamento globale che libera microplastiche imprigionate da decenni.
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8 AI COMUNI IN BICI
Ma passiamo alle buone notizie. Voto 8 ai Comuni italiani che pagano chi va al lavoro in bici. A Trento il 70% dei dipendenti pubblici ha aderito al progetto, che si chiama Bike to Work e coinvolge 9mila lavoratori e oltre 15mila studenti universitari. Pedalano anche a Reggio Emilia, Cuneo, Bergamo, Padova, Caserta, Bari. Il rimborso si aggira sui 25 centesimi al km, servono un’app, la bici e certo ciclabili buone.
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7 A MILANO
Voto 7 a Milano che sta per rendere ricaricabili i biglietti dei mezzi pubblici. Non più quindi usa e getta, ma con un microchip. Non aumenta il prezzo e si pagherà solo il totale delle corse acquistate. Meno carta buttata dopo un breve tempo di utilizzo, e un mini-carnet elettronico all’interno del biglietto di sempre che sarà solo un po’ più rigido e gradualmente sostituirà quelli attuali.