La seconda tappa del viaggio di E-Planet che esplorerà la cultura enogastronomica del territorio ibleo
di Marco Vassallo© E-Planet
La seconda cartolina dal viaggio sulle "Strade del Gusto" di Ragusa arriva da due luoghi che legano insieme cultura e tradizioni.
Il primo è Kamarina, un posto magnifico in cui si respira la storia del popolo ragusano. Come ci ha raccontato l’avvocato Nitto Rosso, Direttore Generale della Provincia di Ragusa:
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“Siamo all’interno del parco archeologico di Kamarina, territorio della provincia di Ragusa. Proprio qui duemila anni fa sono sbarcati i greci, venuti dal mare, e hanno lasciato tracce indelebili e soprattutto tanta storia, che ha poi connotato la struttura e le caratteristiche del popolo ragusano. Noi conosciamo Kamarina grazie agli scrittori greci che parlano di un giovane che nel 550 a.C. lasciò la spiaggia di Kamarina per partecipare all’Olimpiade, dove vinse ben tre prove”.
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Da questo sito ci siamo spostati verso il mare.
“Il nostro è un mare molto pescoso e i greci restarono qui proprio perché riuscirono a costruire una civiltà fondata sull’agricoltura e sulla pesca. Qui c’è il porto di Scoglitti, dove risiede ancora una piccola marineria che tramanda una tradizione di pescato e una tradizione culinaria di ricette tutte siciliane”.
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Siamo quindi andati a scoprire un’altra ricchezza di questo territorio: il Pescato di Scoglitti. A farci da guida la giornalista Sonia Iacono: “Qui si concentra la vita di un’intera comunità. Scoglitti è una borgata che ha fatto della pesca il suo centro economico. Qui si legano insieme la cultura, l’arte e la tradizione, tramandata di generazione in generazione. Tradizione che però si sta un po’ perdendo perché non viene tutelata la piccola pesca”.
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È proprio il lavoro dei piccoli pescatori locali ad essere più minacciato. Complicazioni nate anche dagli effetti del cambiamento climatico, come ci ha raccontato il pescatore Antonio Nicosia: “Gli effetti del riscaldamento globale ci stanno danneggiando, stiamo notando una diminuzione del pescato. Per questo le istituzioni si devono dare da fare per rivedere la sostenibilità della pesca”.
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Anche questa volta la nostra giornata si è conclusa a tavola, ma non una qualunque. I frutti del pescato di Scoglitti siamo andati a mangiarli a casa di un famoso commissario, a Punta Secca. La sua proprietaria Vicky Di Quattro ci ha parlato della storia di questa terrazza iconica:
“Questa terrazza è diventata famosissima perché è la casa del più noto commissario di polizia, che è il Commissario Montalbano, nato dalla penna di Andrea Camilleri. Prima di essere un set cinematografico è stata un magazzino per la lavorazione del pesce. Poi nel 1904 il nonno di mio nonno acquistò questo magazzino per stabilire qui la sua residenza estiva”.
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Una location unica, arricchita dalla cena firmata Joseph Micieli, Chef del Ristorante Scjabica, a Punta Secca.
“Sono arrivate queste seppioline freschissime dal porticciolo di Scoglitti, insieme a qualche calamaretto. In questo borgo siamo ancora legati alle ricette di una volta, quindi le prepariamo fritte, ma con una chicca: del sedano, della cipolla, qualche goccia di aceto e un pizzico di pepe".
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Vi aspettiamo domenica prossima per una nuova tappa delle “Strade del Gusto”.