IN PROVINCIA DI RAGUSA

Le Strade del Gusto: i meravigliosi Rossi di Ragusa

La quarta tappa del viaggio di E-Planet che esplorerà la cultura enogastronomica del territorio ibleo

di Marco Vassallo
11 Dic 2024 - 16:01
 © E-Planet

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In questo quarto appuntamento le Strade del Gusto ci conducono tra gli antichi e meravigliosi vigneti del ragusano, vere e proprie cattedrali del vino, per parlare di un prodotto speciale: il Cerasuolo di Vittoria

Il primo compagno di viaggio che incontriamo è Giambattista Cilia, viticoltore dell’Azienda Agricola COS che ci racconta la storia di questo vino, l’unica DOCG siciliana.

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Questa DOCG, riconoscimento arrivato nel 2005, comprende i comuni principali di Vittoria, Comiso e Acate, in cui si produce un vino fatto con due uve, Nero d’Avola e Fruttato di Vittoria. Il Nero d’Avola gli conferisce struttura, forza e longevità. Il Fruttato gli dà invece profumi di frutta, freschezza e facilità nel berlo”.

Anche Paolo Calì ha qui la sua azienda omonima: “Io produco il mio Cerasuolo su delle dune marine preistoriche, che regalano al vino molta mineralità, sapidità ed eleganza”.

Un prodotto tanto speciale quanto esposto alle minacce del clima.

In questo periodo stiamo soffrendo un po’ la siccità. Soprattutto su queste terre si avverte molto. Infatti stiamo scavando nella vigna proprio per permettere alle piante di assestarsi negli strati più profondi”.

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Tecniche per far continuare a esistere una viticoltura che in questa zona ha radici antichissime, come ci ricorda Giambattista Cilia: “Sono stati i Greci a iniziare la viticoltura. Dopodiché abbiamo avuto 14 dominazioni. C’è stato un calo un po’ con gli Arabi, ma poi si è ripresa la produzione con i Normanni”.

Come facevano i Romani, qui usano le anfore per una parte della produzione. Ci spiega il perché Giusto Occhipinti, viticoltore dell’Azienda Agricola COS: “Abbiamo riesumato questa antica tecnica usata sia dai Romani che dai Greci un po’ in tutto il bacino del Mediterraneo. È un po’ una sostituzione del legno. Come è facile intuire il legno può in qualche modo dare un contribuito al sapore, in questo caso invece la neutralità della terracotta garantisce un vino più preciso”. 

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Un prodotto che è l’anima di questa terra e dei suoi abitanti.

Gaetana Jacono, viticoltrice dell’Azienda Agricola Valle Dell’Acate ci parla con passione del Frappato: “Il Cerasuolo di Vittoria DOCG è un grande vino a base di Frappato. Noi lo produciamo da sei generazioni, ma è un vino molto moderno. È un rosso leggero, che se servito freddo può essere abbinato a tantissimi piatti di pesce e soprattutto è un’esplosione di profumi. Non a caso gli americani chiamano questo vino “smiling wine”, perché se metti il naso nel bicchiere ti scappa un sorriso di sicuro”.

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Il nostro percorso si è concluso nella cucina della Locanda Don Serafino, con lo Chef 1 stella Michelin Vincenzo Candiano che ci spiega che il Cerasuolo di Vittoria non solo si abbina perfettamente a ortaggi e pesce, ma può anche essere un ingrediente importantissimo in cucina.

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Noi lo utilizziamo non solo come abbinamento ai piatti, ma anche per cucinare. Ad esempio oggi abbiamo preparato una ricciola con delle verdure in agrodolce, carota, capperi e glassa di cipolla, olio alla menta e per finire glassiamo con una riduzione di Cerasuolo di Vittoria”. 

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Vi aspettiamo domenica prossima per una nuova tappa delle “Strade del Gusto”. 

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