La terza tappa del viaggio di E-Planet che esplorerà la cultura enogastronomica del territorio ibleo
di Marco Vassallo© E-Planet
Fruttato e intenso, perfetto per accompagnare piatti di struttura. Così unico, ma con sfumature diverse all’intero del suo areale di produzione. In questa terza tappa le Strade del Gusto ci portano sui Monti Iblei, per conoscere il suo prezioso olio d’oliva.
Il primo compagno di viaggio che incontriamo è Francesco Scollo, agronomo del Consorzio Dop Monti Iblei, che conosciamo nella splendida cornice di Villa Fegotto, una villa-feudo dell’Ottocento, e che ci racconta la storia della Tonda Iblea:
© E-Planet
“Siamo nel territorio di Chiaramonte Gulfi. L’oliva in questo territorio c’è sempre stata. Abbiamo delle evidenze storico-scientifiche che ci dicono che le olive venivano coltivate in Sicilia già ai tempi dei Romani, dei Greci e dei Fenici. Quest'oliva prende la DOP in tre province, Ragusa, Siracusa e Catania. Ma sicuramente Chiaramonte Gulfi è il cuore è il cuore di questa DOP, di questa cultivar”.
“La Tonda Iblea è una varietà autoctona del territorio di Chiaramonte Gulfi, con una maturazione media. È caratterizzata da un fruttato intenso. Ha un forte bilanciamento tra l’amaro e il piccante, che sono le caratteristiche di questa cultivar”.
© E-Planet
Un vero gioiello della provincia di Ragusa, che deve fare i conti con gli effetti del cambiamento climatico.
“Le piante non hanno una produzione costante ogni anno, stiamo soffrendo tantissimo la siccità. Gli oli non hanno le caratteristiche che avevano circa vent’anni fa”.
Incontriamo poi Giuseppe Divita, produttore dell’Olio Guccione, che ci parla dell'importanza di quest'olio per il territorio:
“L’economia dell’olio in questo territorio è stata da sempre importantissima. In passato era una parte molto importante dell’economia domestica dei piccoli agricoltori. E lo è anche oggi, perché diventa un’opportunità per fare impresa e per attrarre anche i giovani che sono andati a studiare o a lavorare fuori”.
© E-Planet
Opportunità preziose anche per l'ambiente.
“I nostri scarti di lavorazione vengono riutilizzati, viene data una seconda vita a ogni elemento che viene scartato. Foglie e rametti in eccedenza dalla raccolta vengono riutilizzate come lettiere per animali. L’acqua di vegetazione viene riutilizzata come fertilizzante per le nostre terre”.
© E-Planet
Il nostro percorso si conclude nella cucina del Ristorante Majore, luogo che riassume la storia e la cultura dell’enogastronomia ragusana. Salvatore Laterra Majore ci spiega come abbinare al meglio l’Olio dei Monti Iblei: “Quest’olio va bene su tutto. Possiamo gustarlo a crudo sulle verdure lesse, sui legumi, ma in realtà su tutte le nostre preparazioni gastronomiche”.
© E-Planet
Vi aspettiamo domenica prossima alle 14 su Italia1 per una nuova tappa delle “Strade del Gusto”.