La proposta di regolamento Ue, che prevede il ripristino della biodiversità, è stata approvata con 336 voti contro 300 e 13 astensioni. Sconfitto il centrodestra formato da Ppe, Ecr e Id
Il Parlamento europeo ha approvato la proposta di regolamento Ue sul ripristino della natura, meglio conosciuta come "legge sulla natura". Il provvedimento è passato con 336 voti contro 300 e 13 astensioni. Il fronte di centrodestra formato da Ppe, Ecr e Id aveva tentato di respingerlo. "Un voto cruciale per il Green Deal", ha detto il vicepresidente della Commissione Ue, Frans Timmermans.
La legge potrebbe fare diventare un obbligo la protezione della natura e il ripristino degli habitat europei, puntando a fermare la perdita di biodiversità. Tra gli obiettivi c’è anche quello di combattere il cambiamento climatico. In occasione del voto, all'Europarlamento è arrivata anche Greta Thunberg, che ha detto: "La lotta prosegue".
La legge sulla natura costituisce ora la posizione negoziale del Parlamento europeo nelle trattative con il Consiglio Ue e la Commissione per arrivare all'adozione del testo finale. La plenaria aveva in precedenza bocciato con 324 voti contro 312 e 12 astensioni la proposta di rigetto del testo, chiesta dalle due commissioni europarlamentari Agricoltura e Pesca, competenti per parere, e inevitabile dopo che la commissione Ambiente, competente sul fondo, non era riuscita ad approvare a maggioranza il suo parere. Infatti, era stato respinto con un clamoroso pareggio: 44 a 44.
La bocciatura della proposta di rigetto è stata accolta con un grande applauso dagli eurodeputati del centrosinistra e dei Verdi. In seguito, l'Aula ha approvato diversi emendamenti, a cominciare da quello presentato dal gruppo Renew (Liberali), che riprende in gran parte la posizione negoziale già approvata a maggioranza qualificata, ma con l'Italia contraria, dal Consiglio Ue dell'Ambiente, dove ci sono dieci Governi a guida Ppe. E' dunque fallita la prova di forza voluta dal presidente del Ppe, Manfred Weber, che intendeva costruire sul rigetto di questo testo una nuova alleanza di centrodestra, con i Conservatori dell'Ecr e l'appoggio occasionale dell'estrema destra del gruppo Id e di una parte dei liberali di Renew, in vista delle prossime elezioni europee, quando si prevede un'avanzata dei conservatori.
"E' stato un voto cruciale per il futuro del Green Deal e per gli obiettivi di neutralità climatica", ha detto il vicepresidente della Commissione Ue, Frans Timmermans. Ha aggiunto: "Ora torniamo a negoziare un testo che possa essere soddisfacente anche per il Ppe. Io offro la massima apertura a negoziare, ma sui contenuti e pesando alla prossima generazione e non alle prossime elezioni".