Dal 2024 gli accessi ad alcuni passi saranno contingentati, per evitare affollamento e proteggere un ambiente sempre più fragile
di Redazione E-Planet© Unsplash
Tra due anni accedere alla bellezza delle Dolomiti non sarà più così semplice. Per il bene dell’ambiente sarà infatti creata una zona a basse emissioni intorno alle montagne patrimonio Unesco. L’obiettivo, ovviamente, è quello di ridurre l’inquinamento e i suoi effetti sull’ecosistema.
Si chiamerà “Dolomiti low emission zone” e riguarderà l’area intorno ai passi di Gardena, Campolongo, Pordoi, Sella e in Val Gardena, Val Badia, Val di Livinallongo e Val di Fassa. Il provvedimento entrerà in vigore nel 2024, in previsione delle Olimpiadi invernali del 2026 a Cortina e tra le disposizioni ci sarà il divieto di traffico, nuove piste ciclabili, delle navette per limitare le auto e valichi ztl.
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L’accordo non prevede una chiusura definitiva dei passi, ma un contingentamento delle presenze, con prenotazioni online. Un modello che strizza l’occhio a quello attuato per tutelare il Lago di Braies, in provincia di Bolzano, e a quello che il prossimo anno limiterà gli accessi a Venezia.
L’obiettivo del protocollo, firmato dalla regione Veneto, sarà ovviamente ridurre traffico e inquinamento nell’area attorno alle celebri Dolomiti. Per l’occasione sarò istituito un comitato tecnico che raccoglierà i dati relativi al traffico di automobili, individuerà misure per facilitare la mobilità sostenibile, promuoverà l’integrazione della mobilità privata e pubblica con gli impianti di risalita esistenti, promuovendo l’ottimizzazione e l’eventuale ampliamento della rete di parcheggi scambiatori per i veicoli privati.
Un modo per ridurre ingorghi e sovraffollamenti in un ambiente delicato e sempre più fragile.