La scoperta

Lo hanno chiamato "Luca", ha più di quattro miliardi di anni ed è l'ultimo antenato comune a tutti gli esseri viventi

Ha vissuto sulla Terra 4,2 miliardi di anni fa, dopo soli 400 milioni di anni dalla nascita del nostro pianeta e del sistema solare

12 Lug 2024 - 16:34
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Il suo nome è Luca, che sta per Last Universal Common Ancestor, l'ultimo antenato universalmente comune a tutti gli organismi viventi. Ha vissuto sulla Terra 4,2 miliardi di anni fa, dopo soli 400 milioni di anni dalla nascita del nostro pianeta e del sistema solare. A svelare la sua esistenza è uno studio pubblicato sulla rivista Nature Ecology & Evolution, condotto dall’Università britannica di Bristol.

Tutti gli organismi viventi in qualche modo discendono e sono accomunati da questo antenato, esseri umani compresi. Secondo i ricercatori era probabilmente simile agli attuali batteri e possedeva già un sistema immunitario per difendersi dagli attacchi dei primissimi virus diffusi sulla Terra.

Gli studiosi, guidati da Edmund Moody, hanno confrontato tutti i geni presenti nel Dna delle specie viventi, contando le mutazioni che si sono accumulate nel tempo. In seguito a dei calcoli, sono risaliti indietro fino a scoprire l’età di Luca, appunto 4,2 miliardi di anni: “Non ci aspettavamo che fosse così vecchio – ha commenta Sandra Álvarez-Carretero, co-autrice dello studio – ma i nostri risultati si adattano alla visione moderna sull’abitabilità della Terra primordiale”.

La ricerca ha permesso di delineare anche l'aspetto di questa sorta di batterio. Secondo i dati raccolti, Luca era un organismo complesso, simile agli attuali procarioti, microrganismi unicellulari che comprendono i batteri.

Per quanto lontano nel tempo, condivideva già la Terra con altri organismi. “È chiaro che Luca stava già sfruttando e modificando l’ambiente in cui viveva, ma è improbabile che fosse solo”, afferma Tim Lenton dell’Università di Exeter, tra gli autori dello studio. “I suoi rifiuti sarebbero stati cibo per altri microbi, come i metanogeni (batteri che usano l’idrogeno come fonte di energia e vivono solo in assenza di ossigeno), che avrebbero contribuito a creare un ecosistema”, conclude il ricercatore.

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