Frutto di un concorso americano sulle dream care tra dieci anni, per ora � un rendering ma pieno di fascino
È solo un esercizio di stile, anzi un colpo di computer per ora, ma molto creativo e cattivo. Mustang il nome, con tutta la storia muscle-car targata USA, elettrica il cognome, anche se il binomio si è già visto ed è il Suv zero emissioni in arrivo a fine anno. Però parliamo d'altro, di un rendering che arriva da Detroit, più precisamente da Ankit Ukil, studente di design automobilistico del College for Creative Studies.
Gli hanno chiesto come si immagina la Mustang elettrica di domani: non l'avessero mai fatto. Perchè è nata una creatura - per ora appunto solo virtuale - che fa tremare o godere, a seconda dei punti di vista. Ford Mustang Vision 001: hypercar se ce n'è una e che non vuol neanche sentir parlare di strada, concedendosi solo e unicamente (quando e se lo farà) alla pista.
Abitacolo centrale, aerodinamicha da Batmobile, led (ispirati alla Casa), estrattore dalle dimensioni di una caverna, passaruota monstre ma non tanto da riuscire a contenere gli pneumatici posteriori che, noterete, bucano la parte superiore della livrea. Incollata all'asfalto, bassa, larga, cattiva e felina. Ecco cosa può nascere da un concorso (#Mustangbrandwidth) per il quale bisognava immaginare il prossimo decennio.
E poi le prestazioni che non ci sono ma si possono immaginare, con la ripresa tipica on/off dei motori elettrici solo elevata all'ennesima potenza, velocità massima da urlo, come gli impianti frenanti, il telaio, tutto. Un essere da videogame che si ispira molto ai fighter jet ma anche ai prototipi Gruppo C di Le Mans. Qualcuno dice anche un po' Aston Martin Valkyrie, qualc'un altro no. La famiglia delle elettriche la accoglie(rebbe) a braccia spalancate.