Un nuovo network per affrontare il climate change
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Un network di aziende, comunità scientifica realtà non profit e istituzioni, impegnate in progetti di ricerca, innovazione e divulgazione per affrontare il riscaldamento globale
di Ronny Mengo©LorenzoCevaValla © Tgcom24
Trecento sensori per raccogliere, nei prossimi 18 mesi, una serie di informazioni sulle piante della BAM (la Biblioteca degli Alberi di Milano, nella zona di Porta Nuova): dal loro stato di salute ai benefici che producono per la collettività. Quantificare l’assorbimento di co2, particolato e polveri sottili da parte di ogni singolo albero, ma anche la mitigazione del clima e il risparmio energetico annesso, oltre all’aumento delle vibrazioni sintomo di eventuali malattie sulle quali intervenire con fondamentale anticipo.
Il progetto non profit si chiama Prospettiva Terra e unisce ricerca scientifica, innovazione e comunicazione con l’obiettivo unico di affrontare il problema del riscaldamento globale.
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La prima iniziativa di Prospettiva Terra riguarda, come detto, gli alberi della città perché Milano, rispetto al 1960, è più calda di 3,4°. Un dato spaventoso che non può più tollerare ritardi o negazionismi. Come ci ha ricordato Stefano Mancuso, scienziato e professore Università di Firenze: “L’Unione Europea sta facendo delle cose contro il riscaldamento globale, sta facendo tanto. Eppure, se andiamo a vedere i dati della produzione di anidride carbonica, questa aumenta sempre di più. Quindi per fare delle cose che abbiano davvero un significato in termini di contrasto al riscaldamento globale bisognerebbe fare dei progetti tutti quanti insieme a livello mondiale. E questo è un insegnamento “vegetale”: le piante fanno così, lavorano insieme. Una singola pianta è in grado di fare poco, una foresta è in grado di fare moltissimo”.
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Così anche gli alberi di Milano, fondamentali per la città per una funzione silenziosa e costante, ora avranno questi sensori che li monitoreranno a favore proprio dei cittadini. Un lavoro di squadra con numerosi attori, tra aziende, istituzioni, comunità scientifica, realtà non profit e Publitalia'80, media partner del progetto.
Come ha spiegato Luca Morari, Vice President Southern Europe Ricola & Ceo Divita:
"Come Ricola, noi siamo scienziati della natura, perché produciamo diverse decine di tonnellate di erbe all’anno. Quindi anche noi siamo abituati a monitorare lo stato della salute degli ingredienti che poi sono gli ingredienti più importanti della nostra caramella. Questa è l’assonanza con Prospettiva Terra. Fin da quando andavamo a scuola, ci insegnavano a piantare gli alberi. Però forse adesso, soprattutto con il climate change degli ultimi anni, che è importante conoscere anche la salute degli alberi, il loro posizionamento, il tipo di albero”.