Il nuovo sistema per ripulire l’isola di plastica del Pacifico
di Redazione E-Planet© Sito ufficiale
Ogni anno milioni di tonnellate di plastica entrano negli oceani, la maggior parte dei quali fuoriesce dai fiumi. I rifiuti si accumulano in cinque appezzamenti di rifiuti oceanici, il più grande è il Great Pacific Garbage Patch, situato tra le Hawaii e la California. The Ocean Cleanup è un'organizzazione senza scopo di lucro fondata dall’olandese Boyan Slat che sviluppa e ridimensiona tecnologie per liberare gli oceani dalla plastica. Negli ultimi dodici mesi il progetto ha già raccolto oltre 100 tonnellate di plastica attraverso 45 operazioni. L’area complessiva ripulita nel Pacifico è di tremila chilometri quadrati, una dimensione paragonabile alla superficie del Lussemburgo. L’organizzazione è cresciuta grazie al crowdfunding e alle donazioni iniziali: a oggi i finanziamenti hanno superato i 40 milioni di euro, cifra che viene investita per la costruzione di nuove reti per la raccolta. L’obiettivo del progetto di Boyan Slat è quello di riuscire a smantellare la più grande isola di plastica galleggiante al mondo, il Great Pacific Garbage Patch, che ha una superficie pari a quella di Portogallo e Spagna messi insieme. Dopo il successo dei primi due modelli “System 001” e “System 002” è stata presentata l’ultima versione dell’impianto mangia-rifiuti “System 003”: più grande e più efficiente è costituito da enormi reti sostenute da tubi galleggianti che vengono trasportate dalle correnti oceaniche. Il nuovo sistema è composto da tre navi che si basano su droni per identificare i punti dove si trovano i rifiuti, le navi trainano l’enorme sistema di reti larghe 2.500 metri e profonde 4 nelle aree interessate per raccogliere i detriti e incanalarli in un’ampia zona di ritenzione. Una volta piene, le reti vengono issate a bordo e i rifiuti vengono caricati su dei container e portati a terra per lo smaltimento. Secondo le stime dieci di questi sistemi dovrebbero essere in grado di ripulire il 50% dell’isola di plastica ogni cinque anni.