Avere più ore di Sole non fa solo bene all’umore, ma anche al portafogli e all’ambiente. Dal 2004 al 2022 l’Italia ha infatti risparmiato circa 2 miliardi di euro e 10 miliardi e 900 milioni di kilowattora di elettricità grazie al cambiamento d’orario
di Dario Donato© Unsplash
Dietro al sole c’è di più, potremmo dire. Sì perché il recente passaggio all’ora legale, che sarà in vigore per i prossimi sette mesi e fino al 29 ottobre, garantirà risparmi per circa 220 milioni di euro al nostro Paese, grazie a un minor consumo di energia elettrica, pari circa a 410 milioni di kilowattora. Questo genererà inoltre un rilevante beneficio ambientale, quantificabile nella riduzione di circa 200mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica in atmosfera, grazie ai minori consumi energetici.
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A fare i conti è Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, secondi cui dal 2004 al 2022 l’Italia ha risparmiato circa 2 miliardi di euro e 10 miliardi e 900 milioni di kilowattora di elettricità grazie al cambiamento d’orario. Più nello specifico il beneficio economico stimato per il periodo di ora legale nel 2023 è calcolato considerando che il costo del kilowattora medio per il cliente domestico tipo è attualmente pari a circa 53 centesimi di euro al lordo delle imposte. I circa 410 milioni di kilowattora di minori consumi di elettricità equivalgono al fabbisogno medio annuo di oltre 150mila famiglie.
Numeri ancora più significativi quelli che emergono dalle stime di Sima, la società di medicina ambientale italiana, che ipotizza l’impatto che potrebbe avere un’ora legale in vigore per tutto l’anno. Sulla base delle attuali tariffe elettriche si genererebbero risparmi diretti in bolletta per 382 milioni di euro, grazie a minori consumi di energia, per circa 720 milioni di kilowattora.
Non solo bollette più leggere però, perché tornando ai temi ambientali, secondo Sima 200mila tonnelate di CO2 in meno nell’atmosfera equivalgono all’anidride carbonica assorbita piantando dai 2 ai 6 milioni di nuovi alberi, con benefici per la salute umana a tutti i livelli, anche su sonno e umore, secondo diversi studi.
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L’idea di mantenere l’ora legale, quindi più luce, per tutto l’anno è una possibilità prevista dall’Unione Europea, che già nel 2019 ha approvato una direttiva che lascia ampia discrezionalità agli Stati membri, auspicando un coordinamento tra le varie Nazioni, per evitare ripercussioni sugli scambi commerciali e i movimenti transfrontalieri. Da allora, però, in un’Europa che conta tre fusi orari, nulla è cambiato, tranne l’ora che tra legale e solare ci fa mettere mano all’orologio due volte all’anno.