La data segna il momento in cui terminiamo le risorse che potevano essere rinnovate nel corso dell’anno
di Redazione E-Planet© Unsplash
Oggi, 28 luglio, il mondo ha terminato le risorse naturali che il Pianeta ha messo a disposizione per il 2022.
L’Overshoot Day, calcolato dall’organizzazione Global footprint network, segna la data in cui si azzerano le risorse che potevano essere rinnovate nel corso dell’anno e rispetto al 2021 è arrivata con un giorno d’anticipo. Da domani, di fatto, inizieremo a sfruttare quelle del 2023. Si tratta del più grande deficit ecologico da quando il mondo è entrato nel sovrasfruttamento delle risorse, all’inizio degli anni Settanta.
Secondo le stime del Gfn, l’umanità vive come se avesse a disposizione 1,75 Terre e questa cifra potrebbe salire a 2 entro il 2030. L’Italia aveva già esaurito le proprie risorse e i servizi naturali a disposizione il 15 maggio e stando ai calcoli, il nostro Paese avrebbe bisogno di 5,3 “Italie” per soddisfare la domanda dei suoi residenti, uno dei dati più alti.
Eppure il Pianeta a disposizione è uno solo e dovremmo imparare il prima possibile a non sfruttarlo oltre i suoi limiti.