DA ROMA

Panchine solari: ecco il progetto SEDIA

Il progetto SEDIA e altre soluzioni per combinare relax ed energia rinnovabile

31 Gen 2022 - 16:14

A volte per produrre energia pulita non serve neppure alzarsi dalla sedia. Proprio SEDIA è il nome scelto dall’Università di Roma Tor Vergata per un recente progetto innovativo: Stazioni Ecosostenibili Didattico-ricreative in Ateneo. Si tratta di particolari panchine smart che combinano tra loro più funzionalità. Oltre allo scopo naturale di arredo, le strutture nel Campus sono in grado di produrre energia grazie a tre pannelli solari collocati su una tettoia. Per gli studenti passare del tempo all’aria aperta diventa ora anche produttivo: possono studiare comodamente seduti mentre i loro device si ricaricano. Un ottimo veicolo di promozione dell’ideale di sostenibilità.

Un esempio senza dubbio virtuoso, ma non certo isolato. Dai piccoli centri ai grandi laboratori di ricerca, l’energia rinnovabile è sempre più vicina alla quotidianità. A Novedrate, in provincia di Como, i cittadini possono trascorrere del tempo all’aperto e beneficiare dell’energia prodotta da quattro sedute. Le strutture, oltre ai pannelli fotovoltaici, sono dotate anche di prese usb, ricariche wireless, wi-fi e schermi LCD. Dagli Stati Uniti arriva invece una futuristica sedia a dondolo, sviluppata dal team della prof.ssa Sheila Kennedy, docente di Architettura del Massachusetts Institute of Technology (MIT). Si chiama SOFT ROCKER ed è una piccola stazione fotovoltaica, capace di trasformare le radiazioni solari in corrente elettrica fruibile mentre ci si riposa. La particolare forma punta sull’equilibrio del corpo umano per sfruttare tutta la superficie fotovoltaica piazzata sulla sommità della poltrona. Una struttura dalla linea tradizionale realizzata in legno riciclato ma in grado di trasformarsi in una piccola centrale di energia pulita e di offrire grande comfort. Ricaricare il proprio telefono diventerà un’esperienza decisamente rilassante e sostenibile.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri