Le pietre più desiderate al mondo da oggi nascono anche in laboratorio, con un occhio all’ambiente e una mano ai portafogli
Chissà se Marilyn avrebbe voluto come migliori amici dei diamanti sintetici. Forse sì perché probabilmente nessuno si sarebbe accorto della differenza vedendola cantare tra lo scintillio delle pietre preziose. Nonostante siano frutto della tecnologia, i diamanti artificiali non hanno nulla da invidiare a quelli naturali. Inoltre fanno felici ragazze, ragazzi e conti in banca.
Lo sanno bene i grandi produttori di gioielli al mondo, infatti molti stanno pensando di abbandonare le miniere dimezzando così e impatto ambientale.
La magia avviene in un più confortevole laboratorio: qui un seme di carbone viene cristallizzato giocando con forme e colori, a seconda delle richieste. Da oggetto del desiderio, a desiderio che prende forma grazie alla tecnologia. Un sofisticato sistema che riesce a produrre il minerale in una settimana. Un tempo record paragonato ai millenni che servono alla natura.
Una soluzione che accontenta produttori e consumatori. I diamanti sintetici arrivano a costare fino al 50% in meno rispetto a quelli naturali, senza perdere la loro autenticità. Diamanti veri al 100%, alla metà del prezzo e a tutela dell’ambiente. L’estrazione del gioiello più desiderato al mondo comporta un consumo di energia e di combustibili evitabile grazie a questa produzione hi-tec. Nessuna montagna dovrà essere più danneggiata e si risparmieranno litri e litri di acqua e carburante.
Chi sarà abbagliato dal luccichio made in laboratorio? Le aziende guardano soprattutto alle nuove generazioni molto più attente alla sostenibilità. Chi può dirlo, in un futuro non troppo lontano potrebbero essere proprio i diamanti sintetici a strappare tanti desiderati “sì”.