Il Museo di Storia Naturale di Londra ha comunicato l’esistenza di una nuova malattia causata direttamente dalla plastica e che può colpire l’apparato digerente degli uccelli, con gravi conseguenze
di Redazione E-Planet© Unsplash
Che l’inquinamento da plastica faccia male è un dato di fatto. Invece, è tutta da scoprire la gravità dei suoi effetti. Analisi e studi sono sempre più diffusi per verificare l’impatto di questo fenomeno sulla salute di uomini e animali.
Proprio sulla fauna si è recentemente svolta una recente ricerca del Museo di Storia Naturale di Londra, che ha portato alla scoperta di una malattia indotta direttamente dalla plastica. Le “vittime” sono gli uccelli, e nello specifico il loro tratto digestivo.
Il nome dato al morbo è, per l’appunto, “plasticosi”. La malattia, simile a un tipo di fibrosi, è legata alla presenza di plastica nell’alimentazione di questi animali. I piccoli pezzi ingeriti possono provocare lesioni nel tratto digerente, che nel peggiore dei casi provocano infiammazioni, ulcere e una diffusa cicatrizzazione. Queste cicatrici riducono la flessibilità dell’apparato digerente e la sua funzionalità, impedendo agli uccelli di digerire correttamente. Le conseguenze possono essere molto gravi e portare fino alla morte.
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Gli autori della ricerca sono arrivati a queste conclusioni studiando per diversi anni gli uccelli marini dell’Isola di Lord Howe, a 600 km dall’Australia. Hanno quindi scoperto che la specie più colpita dalla “plasticosi” sarebbe la berta piedicarnicini, un grande uccello marino che vive vicino all’Oceano Indiano e al Pacifico, che cadendo in inganno scambia spesso la plastica per cibo.
In questa fase dello studio, gli scienziati hanno trovato tracce della malattia solo a livello dell’apparato gastrico di questi uccelli marini, ma ciò non nega che le microplastiche e le loro conseguenze possano colpire anche altri organi e soprattutto altre specie.
L’ennesimo campanello d’allarme: l’inquinamento da plastica può essere un problema mortale e la natura ce lo ricorda ogni giorno.