Assegnate 19 bandiere verdi nel 2022. Piemonte e Lombardia le regine dell’arco alpino con rispettivamente 61 e 47 vessilli green
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Le Alpi sono parte integrante del nostro patrimonio ambientale e culturale, un bene sempre più a rischio a causa dei cambiamenti climatici e del surriscaldamento globale. Le Alpi sono un luogo magico da vivere e scoprire in ogni stagione dell’anno, una culla di esperienze virtuose capaci di puntare anche sulla sostenibilità ambientale. Anche quest’anno Legambiente ha assegnato le Bandiere Verdi 2022 all’arco alpino, l’importante riconoscimento che premia realtà, comunità, imprese e start-up, amministrazioni locali, ma anche singoli cittadini che si danno fare per valorizzare il territorio montano rispettando l’ambiente. I 19 vessilli green del 2022 sono stati assegnati a Chiaverano (TO) in occasione del VI SUMMIT nazionale (“STRATEGIE IN COMUNE- Percorsi di progettazione condivisa su: comunità energetiche, turismo, agricoltura/foreste e green communities”) organizzato e promosso da Legambiente nell’ambito della campagna d'informazione di Carovana delle Alpi che quest’anno compie vent’anni. Si tratta della campagna ideata dall’associazione ambientalista nel 2002 per raccontare le Alpi, un ecosistema fondamentale per la conservazione della biodiversità in Europa, reso fragile dalla crisi climatica e da uno sfruttamento eccessivo delle risorse.
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Sostenibilità ambientale, tutela e valorizzazione del paesaggio, agricoltura e filiera agroalimentare, innovazione e servizi smart, comunità locali che fanno rete, sono solo alcune tra le parole chiave dei vessilli green 2022 che sventolano in Piemonte e Friuli Venezia Giulia con rispettivamente 4 bandiere verdi a testa, Lombardia e Trentino con 3 vessilli a testa, Liguria 1, Alto Adige 1, Veneto 2 e per finire una di rilevanza nazionale assegnata quest’anno ad Appia.
“In questi vent’anni attraverso la nostra campagna di Carovana delle Alpi abbiamo raccontato l’arco alpino con le sue storie di sostenibilità ambientale che arrivano dal basso e che lasciano ben sperare, e al tempo stesso abbiamo anche puntato il dito contro quelle pratiche dannose che lacerano il territorio montano. Oggi la montagna può assumere nuovi significati e valori, non più come territorio disagiato, ma al contrario come spazio dinamico capace di fornire risposte concrete alla crisi ambientale a partire da stili di vita improntati sulla sostenibilità” dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente.
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In questi vent’anni di Carovana delle Alpi, Legambiente ha censito 459 situazioni, 241 i progetti meritevoli della Bandiera Verde e 218 quelli destinatari della Bandiera Nera, quest’ultima assegnata per pratiche dannose che provocano lacerazioni nel territorio montano. Piemonte e Lombardia risultano le regioni indiscusse dell’arco alpino per vessilli green rispettivamente 61 e 47 bandiere verdi ricevute, ma sono anche quelle che hanno ricevuto anche più bandiere nere, la Lombardia ne conta 54 mentre il Piemonte 44. In questi anni altre bandiere verdi sono andate a: Liguria 7, Valle d’Aosta 22, Lombardia 47, Alto Adige 14, Trentino 27, Veneto 23, Friuli-Venezia Giulia 39, Nazionale 1. Per quanto riguarda le bandiere nere, conferite in questi vent’anni alla Liguria 7, Valle d’Aosta 20, Alto Adige 12, Trentino 22, Veneto 22, Friuli-Venezia Giulia 37. Infine, le note dolenti, le Bandiere Nere: dieci quelle assegnate quest’anno e così distribuite: 3 in Piemonte, 1 in Valle d’Aosta, 1 in Lombardia, 1 in Alto Adige, 1 in Trentino, 1 in Veneto, 1 in Friuli-Venezia Giulia e 1 speciale nelle Marche.