La lombricoltura riproduce il naturale processo di rigenerazione della terra: un modo green di tutelare la fertilità del terreno
La fertilità del suolo è una condizione fondamentale in agricoltura. Negli ultimi decenni troppo spesso si sono usati prodotti chimici per rendere i terreni più produttivi. Un vero e proprio autogol perché nel tempo la terra si è impoverita. Esistono però soluzioni naturali che possono ripristinare l'equilibrio perduto. L'agricoltura rigenerativa interrompe questa spirale negativa proponendo un approccio completo integrato e consapevole.
Il terreno è vita e la lombricoltura è una pratica di allevamento dei lombrichi finalizzata a ottenere humus di lombrico o vermicompost. Come ci ha raccontato Davide Colasanto, responsabile commerciale di Greenta: “Con la lombricoltura cerchiamo di riprodurre il processo naturale di rigenerazione del suolo. In natura tutta la vita torna al suolo per poi essere riassorbita per poi essere riassorbita dalle piante in un circolo costante e continuo. Ad esempio, nel sottobosco di una foresta tutta la sostanza organica, come ad esempio foglie secche, resti di animali, la frutta matura, comincia un processo di decomposizione ad opera di tantissimi macro e microorganismi che pian piano la trasformano in humus. Tra tutti questi organismi i lombrichi sono tra i più efficienti, tant’è che lo stesso Darwin li ha definiti l’intestino dell’universo. Noi, con la lombricoltura, non facciamo altro che riprodurre questo processo, generando un concime naturale e completo: l’humus di lombrico”.
Greenta nasce dalla volontà di contribuire direttamente allo sviluppo sostenibile. Un modo naturale per ridare vita al terreno e migliorare la qualità dell'agricoltura e preservare la biodiversità dei suoli. Come ha spiegato Gianluca Guastamacchia, responsabile amministrativo: “Con la lombricoltura andiamo a valorizzare quelli che sono gli scarti della filiera agroalimentare e zootecnica, promuovendo la fertilità dei suoli e il risparmio idrico. Non da ultimo, nei nostri processi raccogliamo le acque piovane e utilizziamo fonti di energia rinnovabile”.
Il benessere del territorio oggi è una priorità, come ci ha ricordato Paolo Chieco, responsabile produzione: “L’agricoltura moderna non può più limitarsi a considerare le esigenze delle sole piante, ma deve tutelare e laddove necessario rigenerare la fertilità del suolo nel suo complesso. Solo in un terreno sano e in equilibrio possono crescere delle piante generose e forti”.
Il 99% della biodiversità è microbiologica cioè invisibile a occhio nudo e il suolo è in assoluto l'ecosistema più ricco e variegato, ma per mantenere tutte queste peculiarità serve preservalo e rigenerarlo.