I biologi marini della Fondazione Oswaldo Cruz hanno analizzato 13 esemplari e hanno rilevato alti livelli di cocaina nei muscoli e nel fegato
di Redazione E-Planet© Unsplash
Questa volta la realtà ha superato la fantasia. “Più di quanto abbia già fatto?” chiederete voi. Sì, perché la notizia che vi diamo oggi riguarda degli squali positivi alla cocaina.
Autori della scoperta sono dei biologi marini della Fondazione Oswaldo Cruz. I ricercatori hanno analizzato 13 squali brasiliani prelevati dalle coste nei pressi di Rio de Janeiro e hanno sorprendentemente rilevato alti livelli di cocaina nei muscoli e nel fegato degli esemplari. Concentrazioni fino a 100 volte superiori a quelle segnalate per altre specie acquatiche esaminate in passato.
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Lo studio, riportato dalla Bbc, sorprende perché è stato il primo a rilevare l’esposizione degli squali alla sostanza stupefacente.
La specie analizzata trascorre quasi tutta la sua vita in acque costiere e quindi è più esposta alle contaminazioni. Ma come ci è finita della droga nel loro fegato? I biologi hanno formulato diverse ipotesi. Potrebbe essere stata rilasciata in acqua attraverso gli scarichi di laboratori illegali o addirittura gettata in mare direttamente dai contrabbandieri.
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Quanto agli effetti sugli squali, non è ancora chiaro quanto la cocaina possa influenzare il loro comportamento. A preoccupare gli studiosi è che le conseguenze possano essere simili a quelle che si verificano sull’uomo e che le sostanze tossiche possano ostacolare soprattutto lo sviluppo delle uova. Per questo il team della Fondazione Oswaldo Cruz condurrà ulteriori test.
Insomma, dopo inquinamento e microplastiche, ci mancava solo la cocaina a minacciare il loro equilibrio già delicato.