La pellicola argentea che avvolge i chicchi diventa “oro” per l’agricoltura biologica: un esempio italiano di economia circolare
di Redazione E-Planet© Unsplash
L'economia circolare negli anni si è consolidata anche in Italia. Un nuovo modo di fare impresa, con soluzioni innovative che aiutano in favore dell'ambiente. In Campania ci sono due realtà che hanno sposato questa filosofia, rendendo la produzione del caffè, la bevanda per eccellenza nel bel paese, un po’ più sostenibile.
Silverskin è il nome dato al rivestimento esterno che ricopre ogni chicco di caffè, che durante la fase di tostatura si secca e si stacca. Fino a poco tempo fa, questa pellicola rappresentava uno scarto da inviare in discarica. I quantitativi ovviamente variano da azienda ad azienda ma parliamo di decine e decine di tonnellate all'anno. Alle porte di Salerno, grazie alle nuove tecnologie la Silverskin viene recuperata per aspirazione e compattata in un macchinario esterno che la aggrega in piccole parti simili al pellet.
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Come ci ha raccontato Antonia Trucillo, Direttrice marketing Trucillo: “La premessa fondamentale è il principio dell’utilizzo degli scarti di produzione legati al contesto delle aziende agroalimentari. In quest’ottica lo scarto diventa risorsa, come nel caso della nostra Silverskin. Questa è ricca di carbonio e di azoto, elementi che sono molto utili in agricoltura perché ne migliorano la fertilità. La sostanza organica, umidificata, costituisce un valido aiuto alla risoluzione dei cosiddetti problemi di stanchezza del suolo. In questo modo quello che per la nostra filiera produttiva rappresentava uno scarto, torna invece utile con la restituzione al terreno. Affinché sia circolare ovviamente il sottoprodotto da utilizzare deve avere delle caratteristiche fisiche, chimiche e microbiologiche ottimali. Infatti la nostra Silverskin viene costantemente analizzata da laboratori esterni e dall’azienda a cui la doniamo. Ed è nettamente sotto i limiti previsti dalla legge per quanto riguarda i metalli pesanti, i pesticidi, tenore di umidità e flora batterica nociva”.
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La Silverskin, una volta raccolta, viene sottoposta a ripetute analisi e controlli per verificarne qualità e purezza. Una volta superati i severi test la pellicola da scarto si trasforma in risorsa per la produzione di ammendanti ovvero fertilizzanti dando vita così a diverse linee di prodotti per la concimazione usati in agricoltura biologica.
Da scarto a risorsa, dalla tazzina alla terra.