Il documentario dedicato all’attivismo legato al mondo della montagna e della neve
di Ronny MengoSi intitola Vanishing Lines ed è un documentario di venti minuti girato tra l’Austria e il Tirolo dedicato all’attivismo legato al mondo della montagna e della neve. I paesaggi incontaminati delle Alpi sono sempre più minacciati dall’espansione delle stazioni sciistiche e delle loro infrastrutture, come raccontano i due atleti di Patagonia Lena Stoffel e Mitch Tölderer.
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Alla base del progetto c’è il dissenso verso la continua espansione degli impianti di risalita e la lotta per la conservazione degli ultimi paesaggi montani naturali. Lo sci d’alpinismo per Lena Stoffel significa pace mentale, un luogo di forza e di calma, di storia e di cultura e, come ripete sempre, "non devi lasciare traccia del tuo passaggio quando torni a casa". Questi luoghi devono essere protetti e non devastati dal turismo di massa perché le montagne ti circondano e ti radicano. Solo il 7% del terreno austriaco viene considerato ancora in una condizione naturale o per lo più incontaminato, ricorda Mitch Tölderer. La stragrande maggioranza è situata nelle aree alpine d’alta montagna, sempre più sotto pressione a causa di progetti legati alla costruzione d'infrastrutture, come la realizzazione di nuovi ski-lift, una stazione della funivia a tre piani e un bacino d’acqua asfaltato, oltre a 4 chilometri di nuove strade o di lavori per abbassare una cresta montuosa di 40 metri con l’utilizzo della dinamite. “Abbiamo già i comprensori, non ce ne servono altri”, questo il grido dei due protagonisti con l’obiettivo di crearne migliaia di altri, considerando che se si unissero tutte le piste ricavate sulle Alpi si supererebbero i 25.000 chilometri totali. Ghiacciai e montagne sono messi a rischio essenzialmente da due fattori, il cambiamento climatico e gli interventi umani. È giunto il momento di vivere questi luoghi senza distruggerli, tramite un’industria del turismo che lavori con la natura e non contro di essa.