A Calolziocorte, vicino Lecco, esiste una piccola oasi di verde in cui la botanica si unisce a progetti educativi
di Redazione E-PlanetSpesso abbiamo raccontato delle bellezze del nostro Paese e di come siano legate indissolubilmente alla natura. Storie che affondano le radici nel passato e che guardano al futuro. Proprio in virtù del loro legame speciale con il verde.
Oggi aggiungiamo un nuovo capitolo e vi portiamo vicino Lecco, a Calolziocorte, a pochi passi dal lago. Qui, come una piccola oasi nel tessuto urbano, sorge un Giardino Botanico. È il parco di Villa De Ponti, un gioiello che intreccia storia e natura. Senza dimenticare di dare uno sguardo al domani.
Realizzato nel 1923 come giardino privato della villa di Gaspare De Ponti, proprietario della Fabbrica Sali di Bario, venne poi acquistato nel 1994 dalla Comunità montana della Valle San Martino, diventandone la sede. Da quel momento il giardino è entrato a far parte del più ampio Ecomuseo della Valle San Martino e ha aperto le sue porte al pubblico.
Esteso per circa un ettaro, il Giardino di Villa De Ponti ospita 500 specie diverse. Piante autoctone ed esotiche, spontanee e coltivate, recenti e secolari. Cedri, aceri, carpini, solo per fare qualche nome. Tra loro salta all’occhio l’anello di grandi alberi che separa il parco dal vicino contesto urbano. Sicuramente l’elemento che più spicca nell’architettura del Giardino.
Ma come dicevamo, l’obiettivo di Villa De Ponti non è restare ancorata al passato. Lo spazio del parco è infatti diventato un luogo in cui la natura si unisce all’educazione delle generazioni future. Lezioni, aule didattiche, laboratori: un vero incontro tra i ragazzi e le piante.
Come ci ha raccontato Gabriele Rinaldi, Coordinatore Scientifico del Giardino: “Vogliamo un Giardino Botanico di comunità, quindi aperto ai progetti sociali, educativi e di volontariato. Con alcuni progetti sociali insieme a ragazzi con disabilità stiamo costruendo aree di compostaggio. Per quanto riguarda le scuole invece, accogliamo gli studenti per i progetti di alternanza scuola-lavoro. Con i volontari abbiamo degli appuntamenti fissi che ci permettono di gestire questo patrimonio botanico molto interessante".
Un piccolo angolo di verde, ma con un grande valore educativo. Perché non è mai troppo presto per imparare a prendersi cura della natura.