Ecco come cambiano i controlli dell'Agenzia delle Entrate in base alle modalità di invio della dichiarazione dei redditi e alle modifiche effettuate
Agenzia delle entrate senza capo e funzionari, meno controlli anti-evasori? © Ansa
Dal 20 maggio è stata aperta la possibilità per i contribuenti di accettare o modificare il 730 precompilato e presentarlo via web all'Agenzia delle Entrate. Per inviarlo c'è tempo fino al 30 settembre. Chi, invece, utilizza il modello Redditi Persone Fisiche ha tempo fino al 15 ottobre. Nella dichiarazione precompilata troviamo già i dati sui nostri redditi, ritenute, versamenti e numerose spese detraibili o deducibili. Ma che cosa succede se li modifichiamo?
© Tgcom24
Il 28 febbraio l'Agenzia delle Entrate ha approvato i modelli e le istruzioni per le dichiarazioni dei redditi. In particolare, sono stati approvati il Modello 730/2024 e il Modello Redditi. Dal 30 aprile sono a disposizione dei cittadini le dichiarazioni precompilate. A partire dal 20 maggio è stata attivata la possibilità per i contribuenti di inviare le dichiarazioni dei redditi online. L'anno scorso si è calcolato che un contribuente su quattro dichiara sotto i 15mila euro.
Si tratta di una vera e propria dichiarazione dei redditi precompilata dall'Agenzia delle Entrate, nella quale sono già inseriti i dati su redditi, ritenute, versamenti e numerose spese detraibili o deducibili. I contribuenti devono solo verificare che i dati inseriti siano corretti. A seconda dei casi, si può accettare la precompilata e inviarla senza fare modifiche oppure rettificare i dati non corretti. Se si nota che altre spese deducibili o detraibili non sono presenti, si può integrare la dichiarazione dei redditi precompilata inserendo i dati mancanti. Dopo avere verificato, ed eventualmente corretto, la precompilata, i contribuenti possono inviare la dichiarazione all'Agenzia delle entrate. Ma è anche possibile rivolgersi al proprio sostituto d’imposta, se presta assistenza fiscale, a un Caf o a un professionista abilitato. Saranno questi soggetti a inviare la dichiarazione, dietro apposita delega.
Così come nel 2022 la dichiarazione dei redditi precompilata online era stata messa a disposizione dei contribuenti, anche quest'anno l'Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione, dal 30 aprile, la dichiarazione predisposta dal Fisco. Quest'anno è disponibile anche per chi ha la Partita Iva.
Il modello Redditi può essere inviato entro il 15 ottobre. Tra le novità del 2024, c'è il fatto che la data del 15 ottobre interesserà anche dipendenti e pensionati che sceglieranno di non avvalersi della dichiarazione semplificata.
I contribuenti possono versare le somme eventualmente dovute mediante modello F24. Oppure si possono indicare le coordinate del conto corrente bancario o postale su cui accreditare un eventuale rimborso. Una volta inviata la dichiarazione, inoltre, si possono consultare online, nella propria area privata sul sito dell'Agenzia delle Entrate, le comunicazioni, le ricevute e la dichiarazione presentata, oppure consultare l'elenco dei soggetti delegati ai quali è stata resa disponibile.
Bisogna essere in possesso di Spid (il Sistema pubblico dell'identità digitale per accedere ai servizi della pubblica amministrazione), Carta d’identità elettronica 3.0 (Cie) o Carta nazionale dei servizi (Cns). Una volta effettuato l'accesso, si può visualizzare la dichiarazione dei redditi precompilata, l'elenco dei dati inseriti nella dichiarazione e di quelli che l'Agenzia non ha potuto inserire perché non completi o incongruenti. Da quest'anno i lavoratori dipendenti e i pensionati possono presentare il Modello 730 precompilato nella modalità “Dichiarazione semplificata”.
Certamente. Se il contribuente si accorge che mancano alcuni dati, per esempio riguardanti le spese deducibili o detraibili, oppure che i dati sono incompleti può intervenire aggiungendo le informazioni oppure modificando quelle inserite dall'Agenzia delle Entrate. Quando si accede alla propria area riservata online, si troverà un prospetto con l'indicazione sintetica dei redditi e delle spese presenti nel 730 precompilato. Qualora le informazioni in possesso dell'Agenzia delle entrate fossero incomplete, il contribuente le troverà indicate nell'apposito prospetto. Così potrà verificarle ed eventualmente correggerle, inserirle o integrarle. Nello stesso prospetto sono evidenziate anche le informazioni che risultano incongruenti e per le quali è necessaria una verifica da parte del contribuente.
Nel caso in cui il 730 precompilato venga presentato online sul sito web dell'Agenzia delle entrate, oppure tramite il sostituto d’imposta, senza modificare i dati presenti, non saranno effettuati i controlli documentali sugli oneri detraibili e deducibili.
In questo caso sono previste due situazioni: qualora vengano effettuate modifiche che incidono sulla determinazione del reddito o dell'imposta, l'Agenzia delle Entrate non effettuerà i controlli documentali sugli oneri che non sono stati modificati. Invece, verranno effettuati controlli documentali sugli oneri che risultano modificati rispetto alla precompilata. I controlli riguarderanno solamente i documenti che hanno determinato la modifica. Sul sito dell'Agenzia, viene specificato che le agevolazioni sui controlli, nel caso di invio online diretto da parte del contribuente, si applicano anche se ci si avvale della compilazione semplificata.
Se il 730 precompilato viene inviato all'Agenzia delle Entrate da un Caf o un professionista, nel caso in cui il modello non venga modificato non ci sarà alcun controllo formale sui dati relativi agli oneri indicati nella dichiarazione precompilata forniti dai soggetti terzi. Qualora, invece, vengano effettuate modifiche che incidono sulla determinazione del reddito o dell'imposta, l'Agenzia delle Entrate potrà effettuare controlli documentali nei confronti del Caf o del professionista. Queste verifiche riguardano anche gli oneri detraibili e deducibili comunicati al Fisco, a eccezione dei dati delle spese sanitarie, per le quali il controllo formale è effettuato relativamente ai soli documenti di spesa che non risultano indicati nella dichiarazione precompilata. Inoltre, l'Agenzia delle Entrate potrebbe controllare anche i dati comunicati dai sostituti d'imposta mediante la Certificazione Unica. Qualora si chiedano bonus dedicati alle famiglie, il Fisco potrà richiedere al contribuente la documentazione necessaria per verificare la sussistenza dei requisiti soggettivi per fruire di queste agevolazioni.
All'articolo 5 del decreto legislativo 21 novembre 2014, n. 175, comma 3-ter, si prevede che le esclusioni dai controlli previsti nel caso di presentazione della dichiarazione precompilata valgano anche in caso di presentazione della dichiarazione in modalità semplificata. Dunque, i dati pre-inseriti dall'Agenzia delle Entrate e confermati dal cittadino non saranno sottoposti a controlli fiscali. Di recente, il direttore dell'Agenzia delle Entrate-riscossione, Ernesto Maria Ruffini, ha annunciato che presto il 730 non esisterà più.