Tra il 2010 e il primo trimestre del 2015 l’indice Ipab dell’Istat ha registrato una variazione negativa di 13,7 punti percentuali
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Come già registrato dall'Istat nei primi mesi dell'anno, i prezzi delle abitazioni continuano a scendere confermando una tendenza in atto ormai dal 2010. Stesso trend è stato, infatti, riscontrato dal portale Idealista.
Andando con ordine: nel primo trimestre del 2015 l'Istituto nazionale di statistica ha rilevato un calo dell'indice Ipab – ovvero quello che misura i prezzi delle costruzioni residenziali per fini abitativi o di investimento – pari a 3,4 punti percentuali. Un dato che contribuisce a rafforzare la diminuzione registrata in questi ultimi cinque anni, che si porta cosi a -13,7%. Più nel dettaglio si parla di un calo del 18,6% dei prezzi delle abitazioni già esistenti e del -1,5% di quelle nuove.
Secondo l'analisi di Idealista i prezzi delle case esistenti a luglio avrebbero riportato un ulteriore -2,1% rispetto al mese precedente e un -2,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Di fatto il valore medio al metro quadro si sarebbe così attestato a 2.006 euro.
Il calo maggiore è stato rilevato in Campania, con -4,9%. Seguono il Piemonte, con -3,1%; e la Lombardia, con un -2,7%. Al contrario, le variazioni positive più rilevanti hanno riguardato la Valle d'Aosta, +2,1%; il Friuli Venezia Giulia e la Toscana, entrambe con un +1,4%. A livello provinciale le migliori performance hanno interessato Verbano-Cusio-Ossola, +3,9%; Brescia, +3,7%; e Lucca, +3,6%. Le dinamiche peggiori si sono invece registrate a Napoli, -5,4%; Como, -4,8%; e Gorizia, -4,6%.
Tutt'oggi la regione più cara risulta essere la Liguria con un valore medio di 2.779 euro per metro quadro. Al secondo posto si attesta invece il Lazio con 2.679 euro al metro quadro e al terzo la Valle d'Aosta con 2.434 euro. Al capo opposto della classifica troviamo invece la Calabria, con 978 euro al metro quadro; il Molise, con 1.143 euro; e la Basilicata, con 1.231 euro.
Mentre tra le provincie Savona (con 3.504 euro al metro quadro) e Biella (con 796 euro) occupano i vertici opposti della classica, Milano e Roma (che scende a luglio sotto la soglia dei tremila euro al metro quadro) mettono, rispettivamente, a segno ribassi dello 0,9% e del 3%.