Secondo gli ultimi dati dell’Associazione i finanziamenti alle imprese sono cresciuti del 15,9% nei primi otto mesi dell’anno rispetto allo scorso anno
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Il 2015 potrebbe segnare, finalmente, un allentamento del credit crunch. Ovvero la morsa che le banche hanno effettuato al credito concesso a imprese e famiglie. Già nel primo semestre entrambe le tipologie di finanziamento avevano riportato una crescita a doppia cifra, confermata dagli ultimi dati dell'Abi (Associazione bancaria italiana) sull'andamento dei primi otto mesi dell'anno.
Se pensiamo che, secondo Confartigianato, tra il 2011 ed oggi il credito concesso alle aziende dalle banche è diminuito di 10,6 punti percentuali, ovvero di 105,9 miliardi di euro, i dati più recenti non possono che far ben sperare in una definitiva inversione di tendenza.
Una buona notizia dunque che potrebbe far tirare un sospiro di sollievo a quelle imprese, soprattutto quelle di piccola o media dimensione, per cui il credito bancario è ancora l'unica fonte di finanziamento.
Ma veniamo ai dati contenuti nell'ultima analisi dell'Associazione bancaria: tra gennaio e agosto i finanziamenti alle imprese hanno riportato un incremento del 15,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Ottime performance giungono anche dalle nuove erogazioni di mutui per l'acquisto di immobili e dalle nuove operazioni di credito al consumo.
Le erogazioni di mutui sono cresciute, infatti, dell'86,1% nei primi otto mesi del 2015 sul corrispondente periodo del 2014, per un ammontare di 28,920 miliardi di euro (contro i 15,543 dello stesso periodo dello scorso anno), mentre le operazioni di credito al consumo hanno segnato un +27,2%.
C'è comunque da sottolineare che delle nuove erogazioni di mutui quasi nel 30% dei casi si tratta di surroghe, ovvero quei mutui spostati da una banca all'altra per via di tassi d'interesse più bassi rispetto alla banca d'origine.