Il rapporto

Abi: tassi sui nuovi mutui ancora in forte rialzo, al 4,24%

Le banche stanno adeguando i rendimenti sui nuovi depositi, tutti in forte aumento dopo i pesanti rialzi messi a segno dalla Bce. E si vedono gli effetti sull'economia dell'area euro e di quella italiana

20 Giu 2023 - 16:57
mutui-tassi-fissi-variabili © Tgcom24

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Ancora in rialzo i tassi sui nuovi mutui bancari. A maggio, secondo il rapporto mensile Abi  - e quindi prima dell'ultimo aumento Bce -, "il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è stato il 4,24% (2,05% a giugno 2022, con un incremento di 219 punti base, era il 5,72% a fine 2007)". Nello stesso mese, il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è stato del 4,90% (1,44% a giugno 2022, con un incremento di 346 punti base, era il 5,48% a fine 2007).

Effetti sull'economia

 Nel preambolo del rapporto mensile dell'Abi si legge che "i più recenti dati, relativi agli andamenti sia dell'economia dell'area euro sia di quella italiana, indicano che gli effetti della politica monetaria restrittiva avviata dalla Bce un anno fa si stanno manifestando". L'Associazione bancaria cita come esempi la recessione nell'area euro e la riduzione della produzione industriale in Italia. 

Rendimenti sui nuovi depositi in deciso rialzo

 Le banche, sottolinea l'Abi, stanno "adeguando alle condizioni di mercato" i rendimenti sui nuovi depositi a durata prestabilita e sulle obbligazioni, con un deciso rialzo. Il tasso praticato sui nuovi depositi a maggio 2023 è in aumento al 3,21% dallo 0,29% di giugno 2022 (ultimo mese prima dei rialzi dei tassi Bce), con un incremento di 292 punti base. Il rendimento delle nuove emissioni di obbligazioni a tasso fisso è in aumento al 4,44% dall'1,31% di giugno 2022. Considerando lo stock pregresso, il tasso sul totale dei depositi, compresi i conti correnti, è dello 0,68% (0,32% a giugno 2022). 

Scendono i prestiti a imprese e famiglie

 Un'altra conseguenza del forte rialzo tassi è una discesa a maggio dell'1,1% dei prestiti a imprese e famiglie rispetto a un anno fa, quando questi crescevano invece del 3,1%. Il dato è in peggioramento rispetto alla dinamica di aprile (-0,3%). Complessivamente, il totale prestiti a residenti in Italia (settore privato più amministrazioni pubbliche, al netto dei pronti contro termine con controparti centrali) a maggio si è collocato a 1.694 miliardi, con una variazione annua pari a -1,8% (-0,4% nel mese precedente). I prestiti a residenti in Italia al settore privato sono risultati in calo dell'1,3% rispetto a un anno prima. 

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