Prima dovrà essere acquistata la società che detiene gli immobili del gruppo
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Dopo una lunga notte di trattative è stato raggiunto un accordo tra i soci per il riassetto che porterà come obiettivo finale alla quotazione di Esselunga in Borsa. I membri della famiglia Caprotti hanno definito i rapporti societari, patrimoniali e di successione. In una prima fase Esselunga Spa acquisirà il controllo dell'immobiliare Villata Partecipazioni e poi si dovrebbe procedere alla quotazione di Esselunga entro due anni.
I della quotazione non saranno immediati anche perché prima Esselunga Spa dovrà acquisire il controllo di Villata Partecipazioni, la società che ha in pancia tutti gli immobili del gruppo. A quel punto potrebbe arrivare la quotazione di Supermarkets Italiani, che avrà riunito sotto di sè i supermercati e gli immobili.
Gli accordi tra gli eredi - Ad oggi la seconda moglie del fondatore di Esselunga, Giuliana Albera e la figlia Marina, detengono il 70% di Esselunga e il 55% di Villata Partecipazioni. Invece in mano ai figli di primo letto, Giuseppe e Violetta, con i quali l'altro ramo della famiglia non ha buoni rapporti, restano le quote di minoranza.
Nelle scorse settimane Esselunga era salita agli onori delle cronache per un'offerta da 7,3 miliardi di euro, da parte del gruppo cinese Yida Investment Group. Offerta che, con una lettera ai quadri e dirigenti, Giuliana Caprotti, presidente onoraria, e la figlia Marina, avevano rispedito al mittente con una perentoria lettera nella quale scrivevano "Esselunga non è in vendita".