"Il porto era lui. Ci manca già", dice Marina Scarpino, direttrice del Porto Carlo Riva di Rapallo
Il mondo della nautica mondiale piange l'ingegner Carlo Riva, pioniere del settore e patron della società di costruzione dei famosi motoscafi di lusso che porta il suo cognome. Riva si è spento nella sua casa di Sarnico (Bergamo), sul Lago d'Iseo. Aveva 95 anni.
"Il porto era lui. Ci manca già", dice Marina Scarpino, direttrice del Porto Carlo Riva di Rapallo, ancora scossa dalla notizia della morte dell'ingegnere che proprio a Rapallo ha pensato e costruito il primo porticciolo turistico in Italia tra il 1971 e il 1975. "Ho lavorato con lui per 30 anni - prosegue Scarpino - era un grande uomo che ha fatto grande la nautica".
Riva ha avuto l'intuizione di costruire il porticciolo a Rapallo per offrire ai navigatori e alle loro imbarcazioni un posto sicuro dove sentirsi accolti. Oggi quel porto è parte integrante di Rapallo e, anzi, dicono gli esperti, che grazie al porto Carlo Riva la città non ha subito danni devastanti quando nel 2000 si abbatterono sulla costa le onde di un tornado.
Massimo Burzi, imprenditore e consulente del Porto Carlo Riva ricorda l'ultima visita a Rapallo dell'ingegnere: "L'ultima volta che è venuto a Rapallo si è commosso dopo aver visto gli interventi realizzati nel porto, in particolare nell'autorimessa interrata. Ci disse che era contento di vedere che le 'sue' cose andavano avanti". La Marina di Rapallo sara' presente ai funerali con la bandiera del porto.