La stretta sugli affitti brevi
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Secondo un rapporto della Uil, Milano è la città dove si paga di più. Chiude la classifica Caltanissetta con 220 euro
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Gli affitti in Italia sono sempre più cari. In media, nel 2022 per un appartamento di cento metri quadri il canone ammontava a 570 euro mensili (6.840 euro annui), in aumento del 3,6% rispetto allo stesso periodo del 2021, che equivale a un esborso di 240 euro medi annui in più. Nelle grandi città il costo sale fino a raggiungere punte di oltre 1.500 euro al mese come a Milano, in testa alla classifica con 1.570 euro, seguita da Roma con 1.530 euro e Venezia dove gli affitti possono arrivare a costare 1.080 euro al mese. In coda troviamo Caltanissetta con 220 euro. Le cifre arrivano dal rapporto Uil sui costi delle locazioni curato dal Servizio Lavoro, coesione e territorio del sindacato, diretto dalla segretaria confederale Ivana Veronese.
I dati - In termini regionali, la maglia nera va alla Lombardia e all'Emilia Romagna: sul podio delle prime dieci città con i canoni di locazione più alti spiccano tre province di queste due Regioni, cioè Milano, Como e Lodi per la prima; Bologna, Modena e Rimini per la seconda. All'opposto, la città dove il canone d'affitto è più basso è Caltanissetta, con 220 euro al mese in media (stabile rispetto allo stesso periodo dell'anno prima).
Nel capoluogo lombardo il canone di affitto incide per il 58, 1% sul budget familiare; a Roma per il 56,7%; a Venezia per il 40%. Nel complesso, secondo il rapporto, in un anno (dal secondo semestre 2021 al secondo semestre 2022) si sono registrati aumenti in 56 città con punte oltre il 100% a Varese (+153%) e Verona (+103%). "Oltre al tema dei costi dell'abitare, si pone anche la
necessità di adeguare i salari e le pensioni al costo reale della vita", commenta Veronese.
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